POLITICA E POTERE
Il PS Lugano fra bilanci e obbiettivi futuri, Ghisletta: “La Città non deve dimenticare di investire nella sua qualità vita, basta ai ‘non si può fare”
Il presidente della sezione sull’ultimo biennio: “Tanti i problemi ereditati, ma c’è ora tra Municipio e legislativo attenzione reciproca”

LUGANO – Questa mattina il PS di Lugano ha presentato in conferenza stampa il rendiconto 2013-2014. Il lungo documento (consultabile cliccando qui) redatto dalla Direzione in vista dell’assemblea ordinaria di sabato prossimo, che ripercorre l’attività svolta dalla sezione nel biennio appena trascorso, fissa anche gli obbiettivi che i socialisti luganesi si fissano per questo 2015.

“Abbiamo infatti redatto questo documento con lo scopo di fissare degli obbiettivi nostri, chiari, da portare avanti e perseguire – commenta il presidente Raoul Ghisletta –. Chiaro che non siamo soli e non siamo nemmeno la maggioranza: ci sono in gioco tanti partiti, tante idee, contingenze e difficolta ed evidentemente non è possibile vedere concretizzato qualcosa dall’oggi al domani, ma è un documento per dire quanto vogliamo venga realizzato per la città. E in un contesto di rendiconto è questo quello che conta”.

Il biennio

E proprio il momento di rendiconto è l’occasione per uno sguardo all’indietro, chiediamo quindi al presidente della sezione del PS Lugano una valutazione di questo biennio appena trascorso. “È stato certamente meglio del quadriennio precedente. Mi sembra ci siano sì tanti problemi ereditati dalla compagine municipale passata, però c’è ora nel Municipio e tra consiglio comunale ed esecutivo un certo rispetto e un maggiore ascolto, e questo è importante”.

Ora, aggiunge, “bisogna fare delle scelte politiche, il solo ascolto non basta e non tutto si mette a posto da solo. Perché, è chiaro, resta il fatto che Lugano è in un contesto di politica finanziaria difficile e questo è l’elemento quadro che nello scorso quadriennio non si voleva vedere o non si vedeva. La città vive una situazione difficile e dovrà fare delle scelte, decidendo dove investire i pochi mezzi che ora ha disposizione e con quali priorità. Le nostre idee in merito sono chiare: la politica dell’alloggio e dell’occupazione, la conciliazione fra lavoro  e famiglia, la mobilità, la cultura e l’integrazione sono per noi valori e punti fissi da perseguire per il futuro”.

Insomma, quella che si presenta all’alba di questo 2015 è una Lugano in difficolta, “ma che non deve dimenticare di investire nella sua qualità di vita. È sbagliato dire che ‘ora come ora non si può fare nulla’. Noi ci batteremo perché questo non avvenga, ma bisogna essere realistici… non abbiamo certo al maggioranza! Vedremo quindi se ci sarà convergenza su questi temi con gli altri partiti, oppure, come ci stiamo preparando a fare con l’iniziativa sull’alloggio, ci rivolgeremo al popolo, chiedendo direttamente il consenso della popolazione. Ma resto però ottimista sul trovare consensi trasversali se si è di fronte a idee buone”.

Parlando del clima fra ‘addetti ai lavori’ Ghisletta suona conciliante, stranamente: i toni, commentiamo, sono infatti ben diversi da quelli usuali e presenti anche ad apertura di rendiconto dove si fa riferimento a quell’atteggiamento che “cavalca irresponsabilmente il populismo xenofobo invece di proporre soluzioni concrete ai veri problemi della Città e della popolazione”.

“Sappiamo chi sono esattamente quanti vanno su questo terreno – risponde Ghisletta –, un municipale su sette fondamentalmente. E perché ce n’è uno non è che bisogna poi buttar via il bambino con l’acqua sporca. Quando si lavora in consiglio comunale e col Municipio c’è un clima di attenzione reciproca. Chiaro che sui media che cavalcano posizioni di un certi tipo, e certa politica di propaganda e molto populista ad emergere siano altri fattori. Ma si tratta di un piano esterno alle istituzioni, che dovrebbe rimanere tale. Poi è evidente che la Lega come partito di maggioranza in questo momento ha le sue due anime, ma come gestirla sono problemi loro e non è cosa da enfatizzare da parte nostra”.

Gli obbiettivi

Il documento, come detto, riporta anche nel dettaglio gli obbiettivi che la sezione intende perseguire in questo 2015 e i mezzi con cui intende ottenerli. I grandi filoni sono sostanzialmente sei e proiettano anche nel futuro alcuni dei grandi temi di quest’ultimo biennio socialista, come quello dell’alloggio e l’iniziativa popolare “Per abitazioni accessibili a tutti”, ora al vaglio del consiglio comunale per mezzo di una speciale commissione, ma che ha già ricevuto preavviso negativo da parte del Municipio. “Ci prepariamo a portarla in votazione popolare qualora dovesse essere respinta. Quello della mancanza di alloggi a prezzi accessibili è un tema caldo, e non solo per il Ticino, che si unisce anche al fenomeno delle disdette, delle ristrutturazioni che aumentano i costi… Situazioni per cui c’è una certa preoccupazione”, commenta Ghisletta.

C’è poi la conciliazione fra lavoro e famiglia, in cui rientra anche la questione delle mense e del doposcuola. “Altro tassello a cui guarderemo con attenzione, perché non sappiamo esattamente quando verrà concretizzato questo progetto, votato nella scorsa legislatura. Siamo sul chi vive, perché, con il primo, sono temi condizionati dalla politica finanziaria della città, ma nonostante ciò pensiamo siano questioni che, indipendentemente da tutto, sia importante portare avanti”.

Terzo filone è quello dell’occupazione e quindi dell’annoso progetto lavoro e della sua fine. “È stato un fallimento perché non verrà più riproposto e perché si è concluso lasciando un centinaio di precari a casa. Attendiamo il nuovo messaggio, ma è chiaro che verrà totalmente stravolto e chiaramente c’è quindi preoccupazione anche su questo fronte”.

C’è poi il tema ambientale e l’annesso piano dei trasporti. “Si dovrà capire quale tipo di mobilità si vuole per Lugano, con tutte le conseguenze del caso. È un tema politico importante del 2015, su cui noi abbiamo una posizione abbastanza marcata in favore del trasporto pubblico, con una limitazione quindi anche nell’abusivismo dei posteggi, problema già emerso a Mendrisio e con le azioni di Zali, ma che si pone anche a Lugano”.

Infine, “nostri restano come sempre anche i temi dell’integrazione e della cultura”. Anche quest’anno la sezione luganese del PS proporrà infatti una serie di momenti di incontro e dibattito (come la Festa multietnica per la giustizia sociale e contro la xenofobia, il prossimo 21 marzo, il Festival ‘Scrittura&musica’ curato da Sergio Roic e il concerto ‘Faber per sempre’ con Pier Michelatti, bassista di De André, a sostegno del Premio Giovanni Cansani, per citarne alcuni).

“Integrazione, cultura e solidarietà con altri paesi sono tematiche ostiche. Nostro obbiettivo è tenere aperta una finestra su un fronte che rappresenta una nostra specificità e presentarlo in modo positivo per non sentirne parlare sempre male e per ricordare al contrario esempi positivi di integrazione e solidarietà”.

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