Obiettivo: “permettere ad ognuno di noi di dire la sua per provare ad intervenire su questo meccanismo perverso". GUARDA IL VIDEO
BELLINZONA – “Segnala lo spreco o fai la proposta di risparmio. Se vuoi, condividi su facebook e/o twitter”. È nato in Ticino il sito www.bastasprechi.ch, ovvero, “la democrazia 2.0”. Con pochi click ogni utente può segnalare ai gestori del sito uno spreco di denaro pubblico nell’amministrazione cantonale di cui è a conoscenza. Obiettivo: rendere pubblichi i casi di spreco e fare pressing sulla politica affinché li analizzi e li risolva.
Fare una segnalazione è semplice: si seleziona il Dipartimento, si descrive lo spreco, si propone eventualmente una soluzione e si clicca “invia”. È anche possibile visualizzare l’elenco degli sprechi segnalati, ma per questo bisognerà attendere qualche giorno, finché il sito avrà preso piede.
Gli obiettivi sono illustrati anche in un video caricato su youtube (guarda allegato).
“Il Cantone Ticino – scrivono i promotori - evidenzia spese globali che si attestano sui 3,568 miliardi di CHF (3'568'000'000.- CHF) ed entrate per 3,448 miliardi di CHF (3'448'000'000.- CHF), soldi che non spuntano dal nulla ma che in larga misura provengono dalle tasche dei cittadini, ovvero dalle nostre tasche. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un incontrollato aumento delle spese dello Stato e, parallelamente ad un drammatico aumento degli oneri posti a carico dei privati. Ad ogni pie’ sospinto Consiglio di Stato e parlamento avallano nuove spese a cui fanno seguito nuove tasse, nuovi contributi, nuovi balzelli o, in alternativa, aumenti di quelli già esistenti. Tutto questo senza che per i cittadini faccia seguito un miglioramento delle prestazioni e dei servizi erogati dallo Stato, che spesso anzi peggiorano. Di conseguenza il cittadino paga sempre di più per ottenere sempre meno o, nella migliore delle ipotesi per ottenere la stessa cosa”.
Perché tutto questo?, si chiedono i promotori dell’iniziativa.
“Perché l’apparato amministrativo ha raggiunto una tale mole da non poter essere più governato. Ogni funzionario dirigente – che in teoria dovrebbe avere in mano il suo settore di competenza – ogni anno va dal Consigliere di Stato competente per spiegare che gli servono più risorse per migliorare i propri servizi. Quella di voler migliorare i servizi è senz’altro una lodevole iniziativa, peccato che al tavolo della discussione manchi sempre chi poi sarà chiamato a pagare il conto, ovvero tutti noi”. Così, “il transatlantico statale va avanti a spendere e spandere praticamente a piacimento, senza che nessuno si ponga veramente la questione a sapere se tutte le spese siano effettivamente necessarie, rispettivamente se non si stia sprecando denaro pubblico".
L’obiettivo dichiarato dei promotori è “permettere ad ognuno di noi di dire la sua per provare ad intervenire su questo meccanismo perverso, che ci ha portato in una situazione sempre più insostenibile”, in modo che gli sprechi “possano essere corretti, limitati e, per quanto possibile eliminati”.
emmebi