BELLINZONA – I Verdi, con una interrogazione presentata oggi da Francesco Maggi a nome dell’intero gruppo, tornano sul caso di dumping emerso a inizio luglio su segnalazione dell’OCST: i 9 franchi lordo all’ora, per 16 ore alla settimana (600 franchi di stipendio per 12 mensilità), che una società di servizi informatici con sede a Mendrisio versava alla propria segretaria.
“Una notizia che lascia interdetti. Persino chi da tempo denuncia la prassi del dumping in Ticino”, commentano i Verdi ricordando che sempre l’OCST ha sottolineato che casi così gravi di dumping salariale sono sempre più frequenti in Ticino.
“Sul fronte del dumping in Ticino sembrerebbe non esistere un limite al peggio – si legge ancora nell’interrogazione –. Ma dopo il voto storico del 14 giugno scorso che ha iscritto nella Costituzione cantonale il diritto a un salario dignitoso è lecito attendersi una reazione energica e tempestiva da parte del Consiglio di Stato”.
Le domande
1. Il Consiglio di Stato conferma la notizia?
2. Il Consiglio di Stato ha intenzione di intervenire presso la ditta per imporre un salario dignitoso?
3. L'azienda gode di incentivi o qualsiasi altra condizione di favore?
4. il Consiglio di Stato ha notizie di casi analoghi?
5. Il Consiglio di Stato intende intraprendere misure straordinarie per monitorare e reprimere queste situazioni?