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Politica e Potere
05.11.2015 - 15:120
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

La SUPSI demolisce lo studio dell'IRE: "Non attendibile". Durissimo confronto tra il ricercatore Losa e Rico Maggi. E i politici presenti rincarano la dose

Durante una conferenza a Manno scoppia il finimondo. Il socialista Evaristo Roncelli: "Maggi sta mettendo in imbarazzo anche le centinaia di studenti che hanno conseguito un diploma all'USI"

LUGANO - Chi era presente usa il verbo demolire. Così coniugato: la SUPSI ha demolito lo studio dell'IRE sul frontalierato. E la demolizione è andata in scena questa mattina durante un faccia a faccia, in una conferenza organizzata a Manno, che vedeva contrapposti Fabio Losa, ricercatore della Scuola professionale della Svizzera italiana e Rico Maggi, autore della ricerca con il suo staff. Losa ha usato parole durissime demolendo, da un profilo scientifico, lo studio che tanto ha fatto discutere nelle ultime settimane. Secondo il ricercatore della SUPSI, come riporta il sito della RSI, i risultati della ricerca "non sono attendibili e non sono nemmeno utilizzabili". Una ricerca che, secondo Losa, non può essere utilizzata né a livello nazionale né, tanto meno, a livello internazionale. Affermazioni che hanno fortemente irritato il direttore dell'IRE Rico Maggi che ha fatto tra l'altro calare il sospetto di un attacco della SUPSI ai fondi e alla ricerca dell'USI. Tra la scuola universitaria professionale e l'Università si è insomma aperta una pesante crisi. Ma Losa ha anche puntualizzato che, quando si fanno studi di questo genere, servirebbe un controllo di qualità sui risultati. "Non abbiamo bisogno di un controllo di qualità qui all’USI", la replica di Maggi. All'incontro erano presenti anche diversi esponenti del mondo della politica che hanno commentato sui social quanto accaduto. "Rico Maggi non è in grado di rispondere alle critiche. Ormai è imbarazzante per USI e IRE. Costernazione in sala", ha cinguettato Sergio Savoia. "L'intervento di oggi di Losa sullo studio IRE - gli ha fatto eco su Facebook Gianmaria Frapolli - ha fatto comprendere che anche l'approccio scientifico, in un mercato come il nostro, puo' avere delle incongruenze. E' piu' che mai importante costruire, tra modelli teorici e variabili pratiche, gli studi che ci dicono a che punto siamo e dove dobbiamo andare. Questo con umilta', senso della critica (costruttiva), e una gran voglia di progredire...". "La tracotante arroganza del prof. Maggi - scrive sempre da casa Lega Paolo Sanvido - nuoce al mondo accademico ticinese e pesa come un macigno sulla credibilità dell'USI che non accetta nemmeno il confronto e le critiche provenienti del mondo accademico scientifico, anche se di serie B (SUPSI) come ha chiaramente lasciato intendere il prof. Maggi con un chiaro fastidio fisico. E poi gli intolleranti nostalgici di regimi passati siamo noi leghisti? Mah!? Durissimo anche il commento su tweet del presidente del Comitato cantonale del PS Evaristo Roncelli: "Maggi sta mettendo in imbarazzo anche le centinaia di studenti che hanno conseguito un diploma all'USI".
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