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11.11.2015 - 17:350
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Ritardi, cancellazioni, treni affollati e perturbazioni… i Giovani PLR insorgono contro le FFS: “Aumentano i prezzi, peggiora il servizio. Zali intervenga”

La pazienza di molti viaggiatori, soprattutto studenti, è stata messa nuovamente alla prova domenica sera quando diverse tratte in panne hanno trasformato un viaggio di 4 ore in una trasferta apocalittica terminata all’alba di lunedì

CAMORINO – Prezzi sempre più alti e servizio sempre più scadente: le “domeniche nere” del traffico ferroviario sono ormai una ricorrenza fin troppo presente e i Giovani Liberali Radicali ticinesi (GLRT) insorgono e invitano il Dipartimento del Territorio ad attivarsi presso Berna e le FFS stesse.

Una richiesta avanzata sulla scorta dell’ultima disavventura ferroviaria andata in scena, appunto, domenica scorsa. Da diverso tempo, scrivono infatti i GLR, “le FFS offrono sempre più spesso un servizio di scarsa qualità. Prova ne è l’ennesima grande perturbazione capitata domenica, che ha regalato ai numerosi viaggiatori (per la maggior parte studenti) una trasferta apocalittica, iniziata in serata e terminata lunedì mattina”.

Domenica sera, infatti, è stata una serata nera per le Ferrovie Ferroviarie Svizzere. Diverse tratte hanno avuto grossi problemi e il traffico ferroviario è stato perturbato nelle zone di Domodossola (il treno ha dovuto cambiare completamente rotta), Berna, Friborgo e Romont. Conseguenza: un viaggio che in teoria doveva durare quattro ore è durato otto, o più. Molti viaggiatori sono quindi arrivati a destinazione soltanto alle luci dell’alba del giorno seguente.

Il problema però, ricordano i GLR, “non è isolato e non costituisce un’eccezione, poiché è da ormai diverso tempo che le FFS hanno ridotto la qualità e talvolta anche la quantità dei servizi per i viaggiatori. Ne sanno qualcosa gli studenti, che dall’inizio dell’anno accademico hanno vissuto più domeniche nere che domeniche con un viaggio sereno. Sempre più spesso, infatti, la capienza dei treni è dimezzata, i ritardi fanno ormai parte integrante degli orari e la soppressione di treni a lunga percorrenza diventa sempre più frequente. Questo secondo noi è inaccettabile, poiché negli ultimi anni il prezzo di biglietti e abbonamenti generali è aumentato - causando una spesa non indifferente a studenti e famiglie - ma non la qualità dei servizi che, anzi, diminuisce sempre di più. Saremmo anche disposti a pagare di più se di pari passo anche la qualità dell’offerta aumentasse, cosa che invece, purtroppo, non accade”.

E le FFS questo lo sanno, perché - da ormai diverso tempo - moltissimi giovani viaggiatori hanno inondato di critiche e lamentele la pagina Facebook delle Ferrovie Federali.

I Giovani liberali si chiedono quindi quale sia la strategia portata avanti dalle FFS, tenuto conto che il treno è il mezzo pubblico per eccellenza, che garantisce una vera alternativa all’auto (e quindi al traffico) e che avrà un ruolo sempre più importante nella nostra società. “Confidiamo in Alptransit, la carovana della speranza e del futuro, che ci collegherà in meno di un’ora con la svizzera interna, salvo ritardi”. 

E si rivolgono infine al Dipartimento del Territorio  a cui propongono di attivarsi verso Berna e le FFS “per creare - in Ticino - un tavolo di discussione sui problemi ferroviari, per poter mettere la parola fine a questi viaggi in treno apocalittici, che di sereno hanno solo il paesaggio che attraversa le alpi svizzere”.

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