POLITICA E POTERE
Pedrazzini candidato sindaco a Locarno? Al Gigio, in Umbria sul cammino di San Francesco, vanno di traverso le tagliatelle al tartufo bianco. "È tutta una montatura. Decido io se dire sì o no e quando"
L'ex ministro: "Amo la politica e la mia città ma non significa che scenderò in campo"

LOCARNO - Dell’ipotesi di una candidatura di Luigi Pedrazzini al Municipio di Locarno si parla da mesi. Almeno, se non prima, dell’abbandono di Carla Speziali.

Ora che le comunali si avvicinano – mancano poco più di cinque mesi all’appuntamento con le urne – il PPD locarnese vuole capire se si tratta di un’ipotesi percorribile. Cioè se l’ex consigliere di Stato, che oggi ha 62 anni, è disposto a mettersi in gioco. Se lo facesse, ovviamente, lo farebbe per puntare alla poltrona di sindaco.

Ma l’indiscrezione pubblicata mercoledì sera da TeleTicino – “Gigio potrebbe tornare” - è andata di traverso al diretto interessato. Meglio: ha rischiato di fargli andare di traverso le tagliatelle al tartufo bianco che si stava gustando in un ristorante umbro dopo una giornata di marcia – trenta chilometri - lungo il “cammino di San Francesco”. Un itinerario che Pedrazzini sta percorrendo a piedi in questi giorni insieme al fratello Giovanni.

Il Gigio risponde al telefono tra una forchettata e l’altra, in tono chiaramente seccato, e a liberatv dichiara: “È tutta una montatura. Sia chiaro che decido io quando sciogliere le riserve su un’eventuale candidatura e se dire sì o no. Se mi chiederanno di pensarci seriamente mi impegno a farlo. Amo la politica e amo la mia città, ma questo non significa che io abbia deciso di candidarmi solo perché ho accettato di incontrare la commissione cerca”.

L’indiscrezione si basava sul fatto che, richiesto di un incontro dalla commissione del PPD di Locarno (presieduta dall’ex municipale Tiziana Zaninelli) incaricata di individuare i candidati per le comunali di aprile, Pedrazzini ha risposto affermativamente, chiedendo però di posticipare la data.

L’audizione avrebbe dovuto svolgersi domenica prossima. Ma il Gigio è in Umbria e ancora non ha ottenuto il dono dell’ubiquità.

È ben vero che da diverse settimane i due municipali pipidini, Paolo Caroni (vicesindaco) e Giuseppe Cotti, sollecitano Pedrazzini per sapere le sue intenzioni. In particolare, il secondo che è suo nipote: se Pedrazzini sarà in lista, Cotti non si ricandiderà proprio per “inopportunità parentale”.

Ma rispetto all’ipotesi che circola da mesi – un ritorno del Gigio sulla scena politica come sfidante per il titolo di sindaco di Locarno, da sempre saldamente in mano al PLR – non ci sono novità.
Alcuni attenti osservatori della politica locarnese sostengono che alla fine Pedrazzini dirà di no, ma, come lui stesso afferma, prima ci vuole pensare. Però il tempo stringe: tra poco più di un mese è Natale.

Gli stessi osservatori si chiedono anche come mai l’indiscrezione sia stata fatta filtrare proprio ora, e non dopo l’audizione di Pedrazzini di fronte alla “commissione cerca” del Partito.

Una possibile risposta è che, facendo filtrare l'indiscrezione, qualcuno abbia voluto "stanare" il Gigio. Un'altra possibile risposta è, sempre secondo gli stessi osservatori, che ci sia un tentativo di delegittimare i due municipali in carica, Caroni e Cotti, appunto (ma in particolare quest’ultimo), due giovani che hanno dimostrato determinazione nel condurre una battaglia politica pericolosa – quella sullo scandalo di appalti e mandati – che alla fine (direttamente o indirettamente) ha portato alle dimissioni del sindaco Carla Speziali e al passaggio del timone della Città ad un altro giovane, il liberale radicale Alain Scherrer. 

Non va infatti dimenticato che da parte di alcuni dirigenti locali del partito c’è sempre stato un certo scetticismo nei confronti dei modi alla Winkelried con cui è stata lanciata e affrontata la battaglia sui mandati. Una battaglia che ha portato alla luce gravi irregolarità nella gestione della cosa pubblica.

Ora, di fronte a una tendenza che nella politica ticinese degli ultimi anni e mesi ha premiato il rinnovamento, ridando vigore ed entusiasmo ai movimenti giovanili dei partiti, a Locarno si pensa a un ritorno al passato.

Se è vero che Pedrazzini è l’unico esponente del PPD locarnese in grado di sfidare il PLR per la poltrona di sindaco (ma che farebbe poi se l’operazione fallisse?) non sarebbe un buon segnale ripescare dalla naftalina un ex municipale come Marco Pellegrini, altro esponente contattato dalla “commissione cerca”. 

emmebi

 

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
In Vetrina

LETTURE

Dario Kessel: “Una vita di corsa”

23 MAGGIO 2025
BANCASTATO

Nuovo assetto per BancaStato: entrano Codoni-Sulmoni e Barbieri

23 MAGGIO 2025
EVENTI, CULTURA, TERRITORIO

La "Giornata della buona azione" in favore di Soccorso d’Inverno

23 MAGGIO 2025
MEDICI IN PRIMA LINEA

Check-point Covid, l'Ordine dei medici vince la battaglia. E incassa un grazie da Berna

22 MAGGIO 2025
EVENTI, CULTURA, TERRITORIO

Il grande ciclismo torna a Lugano: l’8 giugno si corre l’Axion Summer Ride

20 MAGGIO 2025
PANE E VINO

Torna “Cantine Aperte”: molto più di una degustazione

15 MAGGIO 2025
LiberaTV+

POLITICA E POTERE

I primi 100 giorni di Piccaluga alla guida della Lega. Tre domande a Gianni Righinetti

10 MAGGIO 2025
SECONDO ME

Sergio Morisoli: "Di un primo maggio particolare"

01 MAGGIO 2025
ENIGMA

Cento giorni al 100% Trump

04 MAGGIO 2025