La vicesindaco ha comunicato la sua decisione oggi nel corso di una conferenza stampa. Bertini: "Mi sento come un bambino al supermercato che ha perso la mamma"
LUGANO - La notizia era nell'aria. Mancava solo la conferma della diretta interessata. Giovanna Masoni Brenni, 52 anni, vicesindaco di Lugano, ha deciso di non ricandidarsi alle prossime elezioni comunali. Lascerà dunque il Municipio il prossimo aprile, dopo 12 anni.
Masoni lo ha comunicato ufficialmente questa mattina ai suoi colleghi nel corso della seduta e ha spiegato i motivi della sua decisione oggi pomeriggio durante la consueta conferenza stampa dell'Esecutivo, per l'occasione presente in corpore. Conferenza alla quale hanno partecipato diversi consiglieri comunali, in particolare l'intero gruppo del PLR.
“Vi parleremo tendenzialmente di una cosa sola”, ha esordito il sindaco Marco Borradori, dando poi la parola alla collega,
“I miei figli – ha iniziato Masoni con una commozione crescente, che l’ha portata a trattenere a stento le lacrime - dicono che ho trascorso più anni in politica che con loro. In effetti un po’ è così, considerati anche i precedenti 12 anni in Consiglio comunale. Non è che io non ami le sfide. Ma non sono ragioni politiche bensì personali quelle che mi hanno portato a questa scelta. Ritengo di essere in sintonia con la Città, con i miei collaboratori, con il Municipio, e con me stessa. Sono stati 12 anni molto intensi e pervasivi, costellati di realizzazioni piccole e grandi, il più importante dei quali è senza dubbio il LAC”.
“Anche dopo aprile e durante la campagna elettorale – ha aggiunto Giovanna Masoni - rimarrò vicina al PLR di Lugano, partecipando alla sfida per il rinnovo del Municipio che sarà guidata da Michele Bertini. Sono serena, anche se mi dispiace lasciare, con così tanti progetti in corso. Ho sempre cercato in questi 12 anni di alzare il più possibile il nostro livello e in tutti i partiti ho trovato alleanze per sostenere i grandi progetti”.
Il discorso di Masoni si è chiuso con il corale applauso della sala.
Borradori ha poi ripreso la parola: “Giovanna ci mancherà, ma mancherà a Lugano e alla politica luganese il suo tasso di competenza e di capacità. A lei tutta la nostra comprensione e la nostra ”.
Il collega di partito di Maroni, Michele Bertini, ha aggiunto: “Questa è una grande perdita per il governo della Città. Se mi lasci un insegnamento è quello di crederci sempre, di andare avanti malgrado virulente critiche. Mi hai insegnato a non mollare mai di un centimetro. Ho usato una battuta questa mattina quando ci hai comunicato la tua decisione: mi sento come un bambino in un supermercato che non trova la mamma. Ma era una battuta infelice, perché tu mi hai sempre considerato un tuo pari”.
Cristina Zanini Barzaghi ha portato a Masoni alcuni omaggi: “Giovanna – ha detto - non è solo la mamma del LAC ma anche della Foce, per questo ho pensato di regalarle anche una cartolina della Foce”.
Anche il municipale Angelo Jelmini ha ringraziato e ha reso onore alla collega, ma sono pure intervenuti la presidente della sezione PLR, Giovanna Viscardi, il capogruppo Roberto Badaracco, il consigliere Peter Rossi. Infine, anche il capogruppo PPD, Lorenzo Jelmini, ha manifestato la sua stima per Masoni.
emmebi