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21.05.2016 - 07:470
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Barchi difende Zali e dice "sì" alla tassa di collegamento: "Non serve essere degli indovini per capire che ridurrà il traffico: quindi ben venga"

L'ex presidente del PLR si smarca dal suo attuale successore Rocco Cattaneo e dal Parlamentino liberale radicale: "Vi è chi combatte la tassa per motivi partitici. Zali persona di intelligenza e di cultura. Il mondo economico sbaglia"

LUGANO - In difesa della tassi collegamento e di Claudio Zali scende in campo Pier Felice Barchi. L'ex presidente del PLR si schiera dunque all'opposto rispetto al suo attuale successore Rocco Cattaneo e al Comitato Cantonale del partito che hanno scelto di opporsi al balzello, allineandosi al gruppo parlamentare e al ministro Christian Vitta che invece lo sostengono. E Barchi, nel sua presa di posizione ospitata dalla Regione, parte proprio da Zali, rinnovando la stima verso il Consigliere di Stato leghista più volte espressa pubblicamente: "Stranamente vi è chi combatte la tassa per motivi “partitici”, poiché essa avrebbe il peccato originale di essere stata proposta da Claudio Zali. Ho già avuto occasione di parlar bene di Zali per la sua intelligenza e cultura. Mi ripeto perché giudico le persone sulla base soprattutto delle qualità “sostanziali”. Che quei personaggi militino in partiti di cui non apprezzo l’indirizzo politico mi può dispiacere: non sono però indotto a modificarne il giudizio di fondo. Il Plrt ha la fortuna di avere, con Christian Vitta, un Consigliere di Stato non solo di eccellenti qualità, ma anche rispettato da tutti. Ne avrei a male, se avversari relativizzassero le sue qualità, perché liberale-radicale tutto d’un pezzo". Quanto al nuovo balzello il giudizio dell'ex presidente del PLR è netto: "Non occorre essere degli indovini per capire che il solo fatto di disciplinare l’uso dei posteggi, attualmente oggetto di occupazioni “selvagge”, riduce l’intensità del traffico. Oggi i percorsi Lugano-Chiasso e viceversa sono giunti al collasso. Qualsiasi misura che sia un incentivo a spostarsi (vale non solo per i frontalieri, ma anche per i ticinesi) in più persone con lo stesso veicolo serve a velocizzare il traffico. Le associazioni economiche e l’economia in genere dei Distretti di Mendrisio e di Lugano, che si oppongono alla tassa sui posteggi, non hanno proposto nessuna misura alternativa (ammesso che ci sia) ai fini di rendere fluida la circolazione. Non si dimentichi che in futuro, con l’apertura del Gottardo, le condizioni peggioreranno. Il mondo economico del Sottoceneri sbaglia pensando che le entrate di una tassa sui posteggi dovrebbero essere mirate e non confluire nel “calderone” dei conti ordinari dello Stato". "Quel mondo - chiosa Barchi dalle colonne del quotidiano bellinzonese - ha tutto da guadagnare da un risanamento accelerato dei conti del Cantone: ben venga quindi una nuova entrata. Quelle cerchie economiche dovrebbero inoltre capire che le attuali condizioni di un traffico prossimo al collasso puniscono in prima linea il mondo economico, che deve supportare gli inconvenienti di migliaia di ore improduttive, perché trascorse nelle code che procedono a passo d’uomo. Occorre avere una visione macroeconomica. Appunto in quei termini le perdite sono di gran lunga superiori al sacrificio" che sono chiamati a fare venditori e consumatori colpiti dalla tassa di collegamento".
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