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Politica e Potere
02.07.2016 - 10:500
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Il j'accuse di Ascona al Governo e alla maggioranza leghista: "Basta mettere le mani nelle tasche dei Comuni e dei cittadini! Basta con la politica dei prelievi e delle tasse. Iniziate a risparmiare seriamente"

"La maggioranza relativa è detenuta da quel movimento che dell’abbassamento delle tasse e della lotta al corsa ai cadreghini aveva fatto il suo cavallo di battaglia, ma che ora agisce proprio come tutti gli altri”

ASCONA – Ascona non ci sta. Non ci sta a perdere un milione di franchi in seguito alla manovra finanziaria del Consiglio di Stato. E il Municipio lo scrive nero su bianco in una dura lettera inviata in questi giorni al Governo, lanciando anche una stoccata alla maggioranza leghista. Un vero e proprio j’accuse alla politica cantonale, nel quale si parla anche dello “scippo” della TUI, la tassa sugli utili immobiliari che il Cantone dovrebbe incamerare a scapito dei comuni.

Vi scriviamo, si legge nella lettera firmata dal sindaco, Luca Pissoglio, “per esternarvi il nostro disappunto”.

La lettera pone una serie di domande ai ministri, tra le quali: “È un caso che dopo che i sindaci della grande Bellinzona hanno protestato ora Bellinzona incassa mezzo milione? È un caso che i comuni che già pagano il 60% del contributo di livellamento sono ancora una volta chiamati alla cassa? A nostro modo di vedere non si tratta di un caso! Per il Cantone è comodo prendere i soldi dalle casse comunali o dalle tasche dei cittadini. Per ora lì i soldi ci sono. Ma non più per molto, visto l’andamento degli ultimi tempi”.

I soldi che i comuni paganti hanno a disposizione, si legge ancora nella lettera, “non sono caduti dal cielo ma sono frutto di politiche sagge e condizioni che gli amministratori locali hanno saputo mettere in atto nel corso degli anni. Dobbiamo purtroppo constatare che il nostro Governo attua la politica dei prelievi e delle tasse. Governo in cui la maggioranza relativa è detenuta da quel movimento che dell’abbassamento delle tasse e della lotta alla corsa ai cadreghini aveva fatto il suo cavallo di battaglia, ma che ora agisce proprio come tutti gli altri”.

Invece di risparmiare nell’amministrazione, scrive ancora il Municipio al Governo, “ovvero nell’ambito nel quale più spende rispetto agli altri cantoni (il Ticino si trova in quinta posizione a livello federale per la spesa pro capite in questo ambito) e che comporta un’uscita di oltre un miliardo di franchi, il Cantone cosa fa? Fatta eccezione per qualche misero risparmio si limita ad aumentare le tasse. Troppo facile!”.

Poi un perentorio invito al Consiglio di Stato a cambiare la rotta: “Vogliamo che si inizi a risparmiare seriamente e non ci si limiti a tappare i buchi aumentando le tasse! Riflettete: fino a quando potrete mettere le mani nelle tasche dei cittadini e dei comuni?”.

emmebi
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