"Alle aziende stabilite in Ticino, i cui responsabili lamentano dei problemi di formazione - termina il comunicato - il Partito Socialista ricorda il loro ruolo in questo ambito, soprattutto nel campo del tirocinio, visto che dei 10'000 giovani che seguono una formazione professionale più della metà sono apprendisti". Un eventuale deficit formativo, che va comunque dimostrato, non può essere imputato unicamente allo Stato, ma va anche attribuito alle aziende che, invece di formare i giovani, preferiscono puntare all’assunzione sistematica di personale sottocosto, o frontaliere, con l’unico scopo di massimizzare i profitti."