Lugano Airport: la polemica non si placa. Il sindacato OCST attacca UNIA: "Se volete la cacciata del direttore Alessandro Sozzi ditelo con chiarezza"
All'indomani della presentazione dell'audit che ha confermato il malessere di una parte dei dipendenti dello scalo Luganese, il sindacato cristiano sociale va all'attacco: "Occorre che tutte le parti in causa dicano con chiarezza se vogliono realmente sanare questa frattura oppure no"
© Ti-Press / Gabriele Putzu
LUGANO - Se volete la cacciata del direttore Alessandro Sozzi ditelo chiaramente. Non si placano le polemiche intorno a Lugano Airport, all'indomani della presentazione dell'audit che ha confermato il malessere di una parte dei dipendenti dello scalo Luganese.
L'OCST ha preso oggi una posizione molto dura: "Dalle prime reazioni emerse ieri - si legge in una nota - l’impressione è che alcuni attori non vogliano retrocedere dalle loro posizioni e ripropongono una situazione di conflitto perenne. In particolare, spiace costatare che per una parte di dipendenti, e per UNIA che li rappresenta, l’unico obiettivo sembra essere l’allontanamento del direttore Alessandro Sozzi. Se questa è l’intenzione lo dicano esplicitamente così che ognuno possa prendere posizione in maniera chiara nelle opportune sedi su questo puntuale aspetto."
"Di fatto l’audit - scrive ancora l'OCST - svolto in maniera impeccabile e professionale dai funzionari della Città di Lugano (cui va un sentito ringraziamento), conferma un quadro complesso che si presta a molteplici letture e interpretazioni. In tal senso avremmo auspicato che la presentazione fosse affidata ai redattori e non al CdA che, inevitabilmente, ha dato una sua lettura. L’aspetto che però risulta evidente è un quadro già noto fin dal principio: la frattura tra una parte consistente di dipendenti, di fatto rappresentata da UNIA, e la direzione dell’aeroporto."
"Come avevamo anticipato- argomenta ancora l'OCST - rimane tutto da risolvere il vero problema, ossia come sanare questa frattura. Le conclusioni dell’audit danno alcune indicazioni preziose su iniziative organizzative attuabili, ma monte occorre che tutte le parti in causa dicano con chiarezza se vogliono realmente sanare questa frattura. Se la risposta è affermativa occorre inevitabilmente che tutti, a partire come detto dalla direzione, si assumano le proprie responsabilità, abbandonando la caccia al colpevole, ammettendo anche i propri errori, lavorando per migliorare gli aspetti rilevati dall’audit e accettando di mettere in discussione le proprie convinzioni."
"Se questa nostra impressione risulta essere sbagliata - termina il comunicato - ci aspettiamo da tutti chiari segnali distensivi, cosicché si possa subito iniziare un lavoro serio sulle conclusioni dell’audit e sulle decisioni da intraprendere per affrontare le importanti sfide che attendono l’aeroporto".