Il Ticino auspica inoltre l’avvio a breve termine del progetto per una legge federale che estenda a tutti i Cantoni l’obbligo di richiedere sistematicamente l’estratto del casellario giudiziale alle persone che richiedono un permesso di soggiorno, ed estenda la prassi anche ai lavoratori distaccati
Nella propria lettera alla Presidente della Confederazione, il Governo ticinese ricorda che l’attuale misura straordinaria adottata dal Ticino – l’obbligo sistematico di presentare l’estratto del casellario giudiziale, da parte dei cittadini stranieri che richiedono il rilascio e il rinnovo dei permessi B e G – sarà riorientata non appena l’accordo fiscale con l’Italia sarà stato firmato. Il futuro sistema in vigore nel Cantone comporterà, accanto all’autocertificazione già in passato richiesta, anche la presentazione su base volontaria del certificato penale.
Con questo atto di buona volontà – che conferma quanto indicato nella lettera dell’11 maggio 2016 al Consigliere federale Ueli Maurer –, il Consiglio di Stato ritiene di avere dato seguito alle richieste delle autorità federali, rimuovendo l’ultimo ostacolo alla firma dell’accordo fra Svizzera e Italia, che potrà contribuire alla lotta contro il dumping salariale. La decisione di riorientare la misura è inoltre stata presa tenendo conto del preavviso positivo che le due iniziative ticinesi sul tema hanno ottenuto nelle Commissioni istituzioni politiche del Consiglio degli Stati e del Consiglio nazionale.
Il Governo si attende pertanto che sia avviata in tempi rapidi l’elaborazione di un progetto di legge federale che estenda a tutti i Cantoni l’obbligo di richiedere sistematicamente l’estratto del casellario giudiziale alle persone che richiedono un permesso di soggiorno, estendendo tale prassi ai lavoratori distaccati.