A far pendere l’ago della bilancia verso il “no” a Cassis, è stata la vicenda del doppio passaporto. Negli scorsi giorni, infatti, si è appreso che il Consigliere Nazionale PLR ha restituito quello italiano, poco prima di candidarsi al Governo (leggi articolo correlato).
“Sperando che nessuno si accorgesse di nulla - scrive la Lega - Cassis ha tentato alla chetichella di restituire il documento tricolore che all’improvviso ha cominciato a scottargli in tasca. Però gli è andata buca. Sicché il candidato ha dovuto correre ai ripari. E qual è la versione di Cassis? “ Ho restituito il passaporto tricolore per coerenza, quando mi sono candidato al Consiglio federale”. Caro Ignazio, ma chi credi di prendere per i fondelli? Coerenza? Ma quale coerenza?? Coerente sarebbe stato restituire il doppio passaporto al più tardi al momento in cui ti sei candidato per la prima volta ad una carica politica. Questa non è coerenza: questo si chiama opportunismo, e della peggiore specie!”.
“La Lega - si legge sempre nell’articolo - ha già espresso le proprie perplessità in merito alla candidatura di Cassis. Le ragioni sono state indicate a più riprese su queste colonne: rottamatore del 9 febbraio, lobbysta professionista dei cassamalatari, conflitti d’interesse a go-go e quindi aderenza assai scarsa agli interessi ticinesi. Il nostro sfigatissimo Cantone ha bisogno di mandare in Consiglio federale un suo lobbysta. Non un lobbysta dei cassamalatari e degli spalancatori di frontiere! Adesso è ufficiale che chi pretenderebbe di rappresentare il Ticino in Consiglio federale ha pure il doppio passaporto. E’ evidente che, a questo punto, le possibilità che la Lega sostenga la candidatura di Cassis sono azzerate”.
“Complimenti vivissimi al PLR ticinese - conclude la Lega - ed in particolare al duo Fulvio Pelli – Bixio Caprara, che ha messo a segno l’ennesimo exploit: tentare di rifilare alla Svizzera il primo consigliere federale che fino all’altro giorno aveva in tasca il passaporto della Fallitalia".