POLITICA E POTERE
No Billag. Luigi Pedrazzini: "Non voteremo sul principio di pagare il canone bensì sull'esistenza futura della RSI in quanto servizio pubblico: questa è la posta in gioco"
Il presidente della CORSI: "Il SI a No Billag, è lo smantellamento di tutto quanto. È la fine delle trasmissioni come le conosciamo oggi. Spero che il dibattito sappia considerare questa prospettiva globale della posta in palio, troppo importante per essere emarginata"
© Ti-Press / Pablo Gianinazzi
di Luigi PedrazzinI*

 

“Il Parlamento dice “Sì Billag”: con questo titolo il Corriere del Ticino ha informato i suoi lettori sulla decisione del Consiglio Nazionale di respingere l’iniziativa NO Billag, così come un controprogetto di dimezzamento del canone.

 

È auspicabile che nei mesi che ci separeranno dalla votazione sull’iniziativa prevalga uno sforzo comune per presentare le cose come effettivamente stanno. Al di là del nome scelto dai promotori, la posta in gioco della votazione non è la ditta che raccoglie il canone (la cui scomparsa è già stata decisa dal Consiglio federale), non è nemmeno il principio di pagare un canone per ricevere un servizio, bensì l’esistenza futura della Radiotelevisione Svizzera in quanto servizio pubblico (quindi della RSI) e quella di una parte delle radiotelevisioni private che sono nate e esistono perché ricevono una “fetta” del canone.

 

Stando le cose in questi termini, il voto Parlamentare non è un SI’ al canone, alla “Billag” ma semmai un SI’ a quanto il canone permette di realizzare: la nascita di numerose radiotelevisioni private assieme all’esistenza di un’azienda svizzera di servizio pubblico radiotelevisivo, capace di diffondere su tutto il territorio della Confederazione nelle quattro lingue nazionali e di realizzare a beneficio delle minoranze di lingua francese e italiana programmi analoghi a quelli che riceve la maggioranza svizzera di lingua tedesca.

 

Di converso il SI a No Billag, è lo smantellamento di tutto quanto, parità fra le regioni compresa; è, insomma, la fine delle trasmissioni come le conosciamo oggi.

 

Spero che il dibattito sappia considerare questa prospettiva globale della posta in palio, troppo importante per essere emarginata. Poi, ovviamente, sono consapevole che il confronto sarà a tutto campo, fatto con la testa e con la pancia, fatto di sensazioni, di intuizioni, di arrabbiature, di esperienze personali.

 

Siamo un piccolo paese e abbiamo un grande sistema radiotelevisivo che entra nelle nostre case. Esso è, per dirla con la RSI, “parte” del nostro mondo, e la nostra storia. Per tutto questo si vota, non per la Billag!

 

*presidente CORSI

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
In Vetrina

ENERGIA

Linea 5, in servizio i primi bus articolati elettrici: “Un passo decisivo per la mobilità del Luganese”

14 DICEMBRE 2025
ABITARE

Gehri Rivestimenti e l'innovazione: dagli stili contemporanei al progetto di originalità

12 DICEMBRE 2025
EVENTI, CULTURA, TERRITORIO

Dicembre al LAC: tra danza, fiaba, teatro e gospel

11 DICEMBRE 2025
EVENTI, CULTURA, TERRITORIO

Alberto Meroni: "Vi racconto Frontaliers Sabotage... Tra risa e pianti"

11 DICEMBRE 2025
PANE E VINO

Pane e Pomodoro: autenticità pugliese nel cuore di Lugano

11 DICEMBRE 2025
BANCASTATO

Cyber Operations: uno dei cervelli nascosti a difesa di BancaStato

10 DICEMBRE 2025
LiberaTV+

LISCIO E MACCHIATO

Rolex e lingotti a Trump, Gysin segnala in Procura: "È corruzione?"

27 NOVEMBRE 2025
POLITICA E POTERE

Oro e Rolex a Trump e la denuncia di Gysin. Tre domande a Paolo Pamini

29 NOVEMBRE 2025
ENIGMA

Svizzera sottomessa a Stati Uniti e UE?

23 NOVEMBRE 2025