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16.10.2021 - 11:030

Robbiani e Bignasca: "Per entrare in Svizzera a rapinare non serve il Covid pass, ma una semplice pistola!"

L'altro giorno un uomo con un'arma da fuoco ha rapinato un distributore di benzina a Novazzano, ferendo leggermente la commessa. I due leghisti tornano sul tema dei valichi incustoditi

Interrogazione di Massimiliano Robbiani e Boris Bignasca*

Giovedì sera, poco prima delle 19, si è consumata l’ennesima rapina in un distributore di benzina situato nel Mendrisiotto.

Dopo una breve pausa dovuta alle restrizioni della mobilità causa il Covid-19, i turisti delle rapine, provenienti dalla vicina penisola, si sono nuovamente fatti vivi, passando, come sempre, dai diversi valichi incustoditi.

Purtroppo l’attuale paradosso è che per bere un caffè al bar bisogna presentare il covid pass con carta d’identità o passaporto, ma per passare dall’Italia alla Svizzera basta trovare un valico incustodito e il gioco è fatto. Pure questa volta non c’è scappato il morto, ma non possiamo ogni volta sperare nella buona sorte.

Pertanto dopo questa breve premessa chiediamo quanto segue:

- Dopo questa nuova rapina, nei soliti distributori, e guarda caso nella solita regione di confine, il Consiglio di Stato intende nuovamente farsi avanti verso Berna per chiedere che tutti i valichi siano custoditi? 

- Non ritiene opportuno il Consiglio di Stato, perlomeno, chiudere i valichi secondari nelle ore serali? Oppure, vista la situazione di criminalità, chiuderli definitivamente?

- I titolari dei distributori di benzina, dopo le continue rapine, come si sono adoperati per, perlomeno, garantire la sicurezza dei dipendenti?

*deputati Lega dei Ticinesi

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