BELLINZONA - Decreto Morisoli, tassa di collegamento, elezioni cantonali 2023, stato di salute della Lega e, dulcis in fundo, il lupo: il neo presidente del Governo Claudio Zali si racconta a 360 gradi in una lunga intervista a LaRegione.
In merito al cosiddetto “Decreto Morisoli”, sul quale i ticinesi di pronunceranno il prossimo 15 maggio, Zali si dice scettico: “I conti non si risanano con un decreto di questo tipo – ha affermato – Perché, anziché il semplice pareggio, non concederci allora 10 milioni di utili? Sarebbe bello, ma i conti si fanno anno per anno con i documenti finanziari previsti dalla legge, ovvero il preventivo e il consuntivo”.
In ogni caso, prosegue Zali, “il Consiglio di Stato ha già previsto di rientrare gradualmente verso la parità, e questo senza imporre sacrifici particolari ai cittadini. Dal punto di vista del lavoro che il Governo sta già facendo, il decreto lascia quindi il tempo che trova”.
Sulla possibile iniziativa Udc per abolire la tassa di collegamento, Zali sostiene che l’iter compiuto da quella decisione sia già stato abbastanza lungo e democratico, passando da Consiglio di Stato, Parlamento, popolo, fino al Tribunale federale: “Ovviamente la Costituzione non vieta di proporre nuove iniziative volte a modificare precedenti decisioni – afferma Zali -. Io credo fermamente nella democrazia”.
Il prossimo anno, in aprile, si terranno le elezioni Cantonali. Claudio Zali si dice fiducioso per la propria rielezione: “Non credo di aver lavorato così male. Ad un certo punto il ricambio è necessario, anche se per quanto mi riguarda mi auguro che questo avvega tra cinque anni. Nessuno partecipa per perdere”.
Alla domanda se abbia ancora ragion d’essere la Lega oggi, Zali afferma: “Credo che l’essenza del leghismo consista nel sostenere le ragioni del Ticino e dei ticinesi. Sono convinto che chi come noi mette al primo posto la tutela del proprio popolo continui ad avere un programma politico attuale”.
E sulla questione del lupo, che dopo le predazioni di Novazzano e Cerentino e la clamorosa protesta degli allevatori in piazza Governo, sta scaldando gli animi, Zali sottolinea che occorre rispettare il diritto federale. “Nelle prossime due settimane sarà pronto un progetto di decisione da presentare in Consiglio di Stato per la discussione. Per il momento si stanno facendo gli accertamenti necessari del caso”.