POLITICA E POTERE
Jean-Jacques Aeschlimann scende in campo per il Consiglio di Stato
L'ex capitano bianconero affiancherà Christian Vitta e Alessandra Gianella. Ma sarà in lista solo per il Governo
TiPress/Samuel Golay

BELLINZONA – Jean-Jacques Aeschlimann, 55 anni, torna in campo. Ma questa volta non sul ghiaccio. Ex capitano bianconero - giocò nell’HCL tra il 1991 e il 2005 - successivamente dirigente ad Ambrì e oggi a Lugano, è il terzo nome della squadra del PLR per il Consiglio di Stato. Come scrive il Corriere del Ticino, Aeschlimann, che già siede in Consiglio comunale a Lugano, affiancherà l’uscente Christian Vitta e la capogruppo Alessandra Gianella. Ma in aprile il suo nome figurerà soltanto sulla lista per il Governo: “Una scelta di ordine professionale – spiega Aeschlimann in un’intervista firmata da Gianni Righinetti -. Trovo sia già un’ottima cosa che l’HC Lugano mi abbia permesso di fare questa esperienza e questo tentativo in politica”.

Il senso della sua candidatura, aggiunge, “è di parlare anche a quella parte di cittadini che non vedono rappresentate le loro sensibilità a livello politico. Persone che hanno magari perso la fiducia nelle istituzioni. Faccio politica da poco tempo, ma mi sono appassionato alla causa e voglio trasmettere questa passione e farlo con uno spirito autenticamente liberale”.

Nessuna promessa agli elettori che lo sosterranno: “Già da quando scendevo sul ghiaccio ho imparato a non promettere cose che non potevo garantire. Ad esempio, non ho mai promesso di fare un gol. Per contro prometto a chi mi darà fiducia alle urne impegno e dedizione totale alla causa, presenza tra i cittadini, serietà e responsabilità”.

Se potesse scegliere un dipartimento, in caso di elezione, Aeschlimann non avrebbe dubbi: “Il DECS, dato che contiene anche il nome “sport”, anche se ritengo che oggi questa parte sia un po’ sottovalutata. Basta guardare il sito del Cantone, poco spazio è riservato allo sport e lo dico pur essendo molto attento all’educazione e alla cultura”.

E per quanto riguarda la squadra nella quale correrà per il Consiglio di Stato, precisa che questo termine “non esclude a priori il concetto di concorrenza. In una squadra sportiva c’è marcata concorrenza tra gli atleti riguardo ai ruoli all’interno del gruppo. L’importanza è che la concorrenza sia leale e corretta. E alla fine accetterò il ruolo che la squadra e i cittadini decideranno di darmi”.

 

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