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15.10.2024 - 12:520
Aggiornamento: 15:04

Giorgio Battaglioni nei ricordi di Gobbi, Pedrazzini, Martinelli e Respini

Considerato uno dei pilastri dell’Amministrazione cantonale degli scorsi decenni, l'ex coordinatore del Dipartimento istituzioni si è spento a soli 68 anni

BELLINZONA - Si è spento domenica scorsa a soli 68 anni Giorgio Battaglioni, considerato uno dei pilastri dell’Amministrazione cantonale degli scorsi decenni. Nato a Bellinzona nel 1956, avvocato, dal 1983 al 2016 ha svolto la funzione di segretario di concetto dell’allora Dipartimento di giustizia e in seguito è stato direttore della Divisione della giustizia e coordinatore del Dipartimento delle istituzioni. La Regione ha raccolto i ricordi dei consiglieri di Stato che hanno lavorato con lui, da Luigi Pedrazzini a Norman Gobbi, passando per Renzo Respini e Pietro Martinelli.

“Il dispiacere per la sua scomparsa è direttamente proporzionato alle sue grandi qualità, di cui il Cantone deve essere riconoscente – ha detto Gobbi -. E qui cito solo un esempio che si potrebbero fare tra tanti: essere riuscito a convincere la Berna federale, supportando il governo e il direttore del Dipartimento istituzioni di allora Luigi Pedrazzini, ad assegnare al Ticino la sede del Tribunale penale federale. In questi giorni sottolineeremo il ventennale della presenza del Tribunale a Bellinzona: a lui dobbiamo dire grazie anche per questo. È un momento triste per me personalmente e per tutto il Dipartimento. Un pensiero di vicinanza ai suoi figli e a tutti i famigliari e amici”.

Luigi Pedrazzini ha ricordato Battaglioni come “un collaboratore estremamente impegnato e con la capacità di avere visioni dei problemi sempre con uno sguardo completo sull’attività dipartimento (…). Apparteneva alla categoria dei migliori funzionari che il nostro Cantone abbia mai avuto. Si identificavano, lui e altri, fino in fondo nel loro ruolo di servizio allo Stato. I consiglieri di Stato passano, ma i funzionari spesso restano e sono testimoni del cambiamento. Il Ticino ha avuto la fortuna di avere nella sua storia funzionari come Battaglioni”.

"È stato il mio segretario di concetto quando sono arrivato all’allora Dipartimento della giustizia - ha affermato l’ex consigliere di Stato Pietro Martinelli -. Da lui ho avuto una collaborazione che posso definire eccellente e necessaria, visto che da granconsigliere non mi ero occupato particolarmente del settore giustizia (...). Rappresentava al meglio quella classe di funzionari pubblici con un alto senso dello Stato, che svolgevano il proprio compito non solo con diligenza ma anche con passione".

Renzo Respini lo ricorda, infine, come "una persona raffinata, distinta, portata più al ragionamento che alla bagarre, ed è rimasto coerente con tutti i suoi capi dipartimento". E nell’ambito delicatissimo della giustizia, "ha sempre svolto in modo onesto e chiaro i suoi compiti, i suoi ruoli e la sua funzione di collegamento tra magistratura e Consiglio di Stato. Sicuramente anche grazie a queste sue doti la giustizia ha preservato in quegli anni un’immagine bella e pura".

 

 

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