POLITICA E POTERE
La rivolta degli alpigiani: "I lupi non fanno formaggi"
Centinaia di persone hanno preso parte oggi alla manifestazione promossa dal Gruppo Territorio e Alpeggi
TIPRESS/FRANCESCA AGOSTA

BELLINZONA – Centinaia di persone hanno preso parte oggi alla manifestazione promossa dal Gruppo Territorio e Alpeggi contro “le conseguenze del lupo per l’economia alpestre, l’allevamento, il territorio e le comunità”. Un corteo colorato e determinato, partito da Largo Elvezia, ha attraversato le vie della capitale tra trattori, campanacci e striscioni, accompagnato anche da alcuni animali.

Il messaggio lanciato dagli organizzatori è stato chiaro: “Il lupo è un problema reale e ormai insostenibile”. Nel mirino, la politica federale e cantonale, accusata di aver sottovalutato per troppi anni la situazione, lasciando che la specie si espandesse senza adottare misure incisive per tutelare l’allevamento ovino e l’attività alpestre.

Le rivendicazioni del settore agricolo, già presentate a inizio ottobre in conferenza stampa insieme a una petizione popolare, sono state riproposte oggi a gran voce attraverso cartelli e slogan: “Ascoltate la voce delle montagne”, “Senza allevamento, niente territorio vivo”, “Difendiamo le nostre greggi”.

Alla mobilitazione hanno aderito le principali organizzazioni del settore, riunite sotto l’ombrello del Gruppo Territorio e Alpeggi, che comprende l’Alleanza Patriziale Ticinese (ALPA), l’Unione Contadini Ticinesi (UCT), la Società Ticinese di Economia Alpestre (STEA), l’Associazione per la Protezione del Territorio dai Grandi Predatori (APTdaiGP), la Federazione Ticinese dei Consorzi di Allevamento Caprino e Ovino e la Federazione Ticinese delle Condotte Veterinarie (FTCV).

Gli allevatori chiedono una revisione urgente delle misure di gestione del lupo, un sostegno economico adeguato per la protezione delle greggi e una maggiore flessibilità negli abbattimenti preventivi, soprattutto nelle zone dove i predatori hanno già causato danni rilevanti.

Il corteo, ordinato e partecipato, si è concluso con un appello corale alle autorità cantonali e federali affinché “si passi finalmente dalle parole ai fatti”.

“Non si tratta – hanno ribadito gli organizzatori – di un attacco all’ambiente o alla biodiversità, ma della difesa di un modo di vivere, di lavorare e di presidiare il territorio che oggi rischia di scomparire”.

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Potrebbe interessarti anche

SECONDO ME

L'affondo di Armando Donati: "Troppi lupi. E gli allevatori pagano il prezzo"

CRONACA

L'UDC: "Il lupo distrugge pastorizia e allevamento, il Ticino intervenga subito"

CRONACA

"Lupo, salutiamo con soddisfazione la decisione del Governo. Ma si agisca in fretta"

In Vetrina

SINDACATO E SOCIETÀ

Docenti allo stremo, l'OCST chiede una svolta

04 DICEMBRE 2025
LETTURE

“Tre Valli, paesaggi minimi”

04 DICEMBRE 2025
EVENTI, CULTURA, TERRITORIO

Tornano i Frontaliers. Ecco il trailer e la data d'uscita del nuovo film

03 DICEMBRE 2025
EVENTI, CULTURA, TERRITORIO

Brissago accende il Natale: tutti gli appuntamenti dall’albero alla Befana

02 DICEMBRE 2025
PANE E VINO

Premi Ticinowine 2025 a Lara Montagna e Feliciano Gialdi

30 NOVEMBRE 2025
EVENTI, CULTURA, TERRITORIO

“Lo Schiaccianoci”, una fiaba di Natale al LAC

29 NOVEMBRE 2025
LiberaTV+

LISCIO E MACCHIATO

Rolex e lingotti a Trump, Gysin segnala in Procura: "È corruzione?"

27 NOVEMBRE 2025
POLITICA E POTERE

Oro e Rolex a Trump e la denuncia di Gysin. Tre domande a Paolo Pamini

29 NOVEMBRE 2025
ENIGMA

Svizzera sottomessa a Stati Uniti e UE?

23 NOVEMBRE 2025