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Analisi
09.12.2014 - 11:090
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Villaggi di Natale a confronto: Lugano, Locarno e Melide. In piazza Riforma ci vorrebbe una piccola rivoluzione. Quel maxi albero è troppo ingombrante

L'ANALISI - Perchè non ripensare il Natale in Piazza a Lugano riducendo la grandezza dell'abete e mettendo al centro la pista di pattinaggio come a Locarno?

LUGANO - Proviamo a fare un confronto tra tre “piazze di Natale”: Lugano, Locarno e Melide. Iniziamo dalla prima, dove al centro della Riforma campeggia sempre l’enorme albero. Forse un po’ troppo enorme, con le sue tre tonnellate di peso, e decisamente ingombrante.

Quest’anno la Città, per motivi di austerity, ha rinunciato alle proiezioni natalizie sulla facciata di Palazzo Civico. Un risparmio che ha privato piazza della Riforma di quel tocco magico a cui eravamo ormai abituati. Ma bisogna fare i conti con il debito e la scelta è comprensibile.

Forse però – ci si potrebbe pensare dal prossimo anno – si poteva fare una piccola rivoluzione, puntando di più sulla pista di pattinaggio che quest’anno, sempre per motivi di risparmio, è sintetica. A qualcuno questa scelta non è piaciuta, anche se non è nata una vera e propria polemica sul ghiaccio sintetico e la gente pattina comunque.

Però la pista potrebbe diventare anche a Lugano un elemento centrale della piazza di Natale ed essere collocata al centro, mentre l’albero – che dovrebbe essere ovviamente più piccolo - potrebbe stare in piazza Manzoni, dove ora si trova la pista. Anche le bancarelle del mercatino situate in piazza, che vendono sempre le solite cose e che di sera sono desolatamente chiuse, potrebbero essere spostate, liberando spazio prezioso.

L’esempio a cui ispirarsi può essere quello di Locarno, dove il villaggio di Natale ruota appunto attorno alla pista di pattinaggio, molto ampia, e dove da alcuni anni vengono installati tre igloo trasparenti. Queste strutture danno la possibilità alla gente di stare al coperto se piove, nevica o fa molto freddo. Mentre a Lugano l’unica alternativa alle “casette” di legno gestite dai ristoratori della piazza è starsene all’interno dei locali.

Non si tratta di scimmiottare Locarno, ma forse Lugano dovrebbe ripensare la sua piazza di Natale. A Melide, dove lo spazio è molto più ristretto – e ci sono anche meno soldi -, hanno seguito un po’ la via locarnese, installando accanto alla pista di pattinaggio, con ghiaccio vero, un’igloo e un tendone trasparenti (dove si possono organizzare aperitivi e cene), oltre al capannone da duecento posti gestito dalla società Eventmore. Poi si potrebbe aprire un capitolo sull'animazione delle varie piazze, ma questo è un altro discorso.

Inoltre, sia a Locarno sia a Melide, è stata realizzata una struttura lignea che copre l’area del villaggio di Natale ed evita il contatto diretto con la pavimentazione delle piazze, che in inverno è gelida.

Insomma, quel grande albero al centro di piazza della Riforma ha un po’ stufato per la sua staticità e il suo ingombro. E l’austerity potrebbe davvero essere l’occasione per ripensare il Natale in Piazza.

emmebi

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