SECONDO ME
"Ma perché 15 anni fa si sono spesi milioni per togliere i semafori e realizzare delle rotonde, mentre oggi se ne spendono altri per tornare indietro?"
Il deputato PLR Nicola Pini risponde a quattro domande sulla viabilità sul Piano di Magadino

 di Nicola Pini*

Rispondo anche da queste colonne ad alcune domande che mi vengono poste molto spesso ultimamente – al bar come sui social – in merito al progetto di semaforizzazione sul Piano di Magadino.

Prima domanda: ma non avete capito, voi politici, che bisogna fare un collegamento veloce in galleria con l’autostrada? Sì, lo abbiamo capito; tant’è che abbiamo già stanziato un credito di circa 10 milioni per realizzare il progetto definitivo di questa attesa quanto importante infrastruttura. Questo per farci trovare pronti se e quando la Confederazione sarà pronta a finanziare l’opera – dal costo di circa 1,5 miliardi – tramite il fondo FOSTRA.

Seconda domanda: ma perché 15 anni fa si sono spesi milioni per togliere i semafori e realizzare delle rotonde, mentre oggi se ne spendono altri 3,3 – di milioni – per tornare indietro? È una questione di “moda”? No, non è una questione di moda, ma la risposta degli specialisti all’evoluzione degli insediamenti e del traffico sul Piano. Un piano che ha conosciuto negli ultimi anni l'insediamento di numerose case, aziende e commerci, che dunque hanno creato maggiori inserimenti laterali sulla strada principale (basti pensare che dei 70'000 passaggi previsti nella dinamica stimata per il 2030, la metà sono in transito e l’altra metà si ferma nel Piano). Detto altrimenti: se negli anni Novanta andava bene considerare la strada cantonale come un asse di transito in cui ci si agganciava solo in punti particolari, ora si è in presenza di un contesto urbano dove le relazioni e gli accessi avvengono quasi capillarmente, con tutte le esigenze e conseguenze del caso. In questo contesto, le rotonde sono diventate un problema: sono infatti un sistema di gestione “democratico” – dove tutti hanno gli stessi diritti: chi prima arriva, prima entra e prima esce, indipendentemente dalla sua origine e destinazione – che funziona bene fintanto che il flusso veicolare lungo la direttrice principale è nettamente preponderante rispetto a quello proveniente dagli innesti secondari; quando non è più così – ed è ora il caso tra Quartino e Cadenazzo – l’equilibrio si spezza e il sistema collassa. Per questo occorre provare qualcosa di nuovo.

Terza domanda: ma siete così convinti che dei semafori detti “intelligenti” possano ridurre i tempi di percorrenza da 30 a 20 minuti verso Bellinzona e da 30 a 15 minuti verso Locarno? Sulle cifre non posso certo garantire, ma è ovvio che se la strada principale avrà la precedenza – con la cosidetta “onda verde” – la fluidità aumenterà e i tempi di percorrenza si ridurranno.

L’ultima domanda me la pongo da solo: gli esperti del traffico hanno sempre ragione? No, ma quando la situazione è come quella di oggi, tentar non nuoce.

 

*Deputato PLR

 

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Potrebbe interessarti anche

POLITICA E POTERE

La 'Guerra dei semafori' sul Piano di Magadino entra nel vivo. Il decalogo dei referendisti e il controcanto di Fabio Badasci

In Vetrina

EVENTI, CULTURA, TERRITORIO

Fondazione Matasci per l'Arte, "Elisabetta Bursch e l’armonia dei contrari"

22 APRILE 2025
EVENTI, CULTURA, TERRITORIO

LAC, al via “Aspettando l’opera”: un viaggio tra musica, cinema e teatro

22 APRILE 2025
OLTRE L'ECONOMIA

Cc-Ti: “Negoziare? Sì, no, forse, magari…”

17 APRILE 2025
EVENTI, CULTURA, TERRITORIO

Due grandi serate al LAC: la potenza del teatro, la raffinatezza della musica

17 APRILE 2025
ABITARE

Bazzi – Art & Solutions riconfermata tra le eccellenze del settore ceramico

17 APRILE 2025
PANE E VINO

Sessant’anni di storia nel calice: Matasci celebra con una nuova etichetta

11 APRILE 2025
LiberaTV+

CRONACA

Francesco, la sua eredità e il Conclave. Tre domande a Claudio Mésoniat

26 APRILE 2025
ENIGMA

Trump-Zelensky: il vertice di San Pietro

27 APRILE 2025
ANALISI

Francesco, anatomia di un papato

22 APRILE 2025