SECONDO ME
Bühler: “Al lupo, al lupo!”... e poi l’amnesia"
"Durante l’ultima seduta del Consiglio comunale, abbiamo discusso il credito a favore dell’Istituto Svizzero di Roma. Avremmo potuto risparmiare 110'000 franchi. Invece..."

di Alain Bühler*

Durante l’ultima seduta del Consiglio comunale, abbiamo discusso il credito a favore dell’Istituto Svizzero di Roma, oggetto della convenzione proposta dalla Città insieme al Cantone Ticino e all’Università della Svizzera italiana. Un accordo dal valore complessivo di 150’000 franchi in quattro anni. Con il gruppo UDC-UDF, ho presentato un emendamento per ridurre questo contributo a 10’000 franchi annui, per un totale di 40'000 franchi. Il risparmio per i cittadini luganesi sarebbe stato di ben 110'000 franchi.

Una misura sobria, equilibrata. Non si tratta di mettere in discussione il valore culturale dell’Istituto, ma di applicare coerenza tra parole e fatti. Solo pochi minuti prima, in occasione del consuntivo 2024, si era levato da più parti l’allarme: “i conti non tornano”, “la Città è troppo indebitata”, “servono tagli e rigore”. Eppure, appena voltata pagina, è calato il sipario dell’amnesia. Quelle stesse voci hanno poi votato per mantenere pressoché intatto un contributo destinato fuori dai confini cittadini e cantonali.

In tempi difficili è necessario fare delle scelte di priorità. Ogni risparmio conta, soprattutto se – come in questo caso – non pregiudica attività fondamentali cittadine. E se proprio si volesse mantenere un impegno finanziario, sarebbe giusto che quei fondi restassero sul territorio, a beneficio delle realtà locali che animano con passione la vita culturale, sociale e giovanile della nostra città.

All’interno del Municipio la convenzione è stata approvata a maggioranza. È un segreto di Pulcinella che c’era chi come Marco Chiesa, giustamente, a mio avviso, voleva porre l’accento sulla necessità di ridimensionare i costi o quanto meno di destinare queste risorse al territorio in maniera più mirata e coerente con quanto emerso nel dibattito sul consuntivo.

Dispiace che la nostra proposta non abbia trovato maggiore ascolto. Non sorprendono le dimenticanze dei partiti storici in consiglio comunale ma delude il mancato sostegno della Lega dei Ticinesi che rivendica, quanto noi, attenzione al territorio e rigore finanziario: un vero peccato. La collaborazione tra i nostri due gruppi è fondamentale per evitare distribuzioni di denaro pubblico a pioggia. Un’occasione persa che merita di essere recuperata.

Anche perché a rendere questa decisione ancora meno comprensibile è il contenuto del rapporto della Commissione della Gestione, che solleva più di un dubbio sull’effettivo beneficio per il Ticino: presenze rare, se non assenti, di artisti locali nei programmi dell’Istituto; collaborazioni riservate a realtà già affermate, spesso lontane dalla scena indipendente ticinese.

Fare opposizione costruttiva significa anche questo: proporre alternative sensate, coerenti con i principi di sobrietà e prossimità che molti evocano, ma troppo spesso dimenticano. Continueremo a lavorare in questa direzione. Senza ipocrisie.

*Consigliere Comunale e presidente UDC Lugano

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