SECONDO ME
Marchesi: "Nuovo deficit all'orizzonte? Stop ai dipendenti cantonali"
"Si invita il Governo e le commissioni di non perdersi in sedute-fiume e analisi per discutere l’iniziativa, tanto chiara quanto necessaria"
TIPRESS

di Piero Marchesi *

Si preannuncia un ennesimo deficit da profondo rosso per il prossimo preventivo del Cantone Ticino: si parla di una cifra attorno ai 100 milioni di franchi. L’Esecutivo è alla ricerca di misure e l’UDC ne ha proposta una attraverso l’iniziativa “STOP all’aumento dei dipendenti cantonali” lanciata alla fine dello scorso anno.

Per l’UDC Ticino è un tema trito e ritrito: urgono delle misure per raddrizzare la rotta delle nostre finanze cantonali, che continuano a non stare bene. Le casse cantonali non sono vuote, ma si spende troppo e male, mentre i debiti – che pagheranno le future generazioni – crescono a dismisura. La strategia dell’UDC è chiara: ridefinire le risorse cantonali, revisionare i processi amministrativi, introdurre norme di disciplina finanziaria e sgravi fiscali. In Gran Consiglio ci sono molti atti pendenti che sono in attesa di essere trattati.

Una di queste è l’iniziativa “STOP ai dipendenti cantonali”, lanciata insieme alla Lega e a rappresentanti del PLR e de Il Centro, con il sostegno delle associazioni economiche. Sarebbe già un passo avanti limitare lo sperpero di risorse pubbliche frenando la crescita del personale dell’Amministrazione cantonale, che conta più dipendenti rispetto alla media degli altri Cantoni e costa il 30% in più rispetto alla media nazionale (cit. Studio Idheap). L’iniziativa non chiede licenziamenti, ma propone una riduzione del 10% del personale in cinque anni non sostituendo i pensionamenti: una misura di buon senso che si può attuare senza alcun trauma e con grande beneficio per i conti pubblici.

Si invita pertanto il Governo e le commissioni di non perdersi in sedute-fiume e analisi per discutere l’iniziativa “STOP ai dipendenti cantonali”, tanto chiara quanto necessaria. Se vogliamo salvare le finanze dobbiamo fermare questa macchina che divora risorse e produce solo burocrazia, si porti l’iniziativa al voto entro un anno affinché i cittadini ticinesi possano fermare questo disastro.

* presidente UDC

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