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Quarto Potere
23.06.2015 - 15:370
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Luigi Pedrazzini: “Savoia? Si aggiorni sui reali compiti della CORSI. E su quello ‘sgangherato carrozzone’ quattro anni fa tentò di salirci anche lui…”

Il presidente della CORSI replica al coordinatore dei Verdi: “Un parcheggio partitico per vecchie glorie? Avrei gioco facile a rispondere se penso che pure la politica si presta sempre più, e non sempre con risultati brillanti, al riciclo da altri ambiti"

di Luigi Pedrazzini*

Ho letto  il commento di Sergio Savoia e propongo alcune considerazioni sul suo giudizio molto severo concernente la CORSI (sgangherato carrozzone politico). Evito volutamente il contrattacco (che nella circostanza sarebbe facilitato dal fatto che quattro anni fa il coordinatore dei verdi cercò senza successo di salire sul "carrozzone"...). La polemica fa audience ma difficilmente produce risultati apprezzabili quando si tratta di analizzare compiti e risultati di un organismo come la CORSI.

Devo purtroppo ammettere che la CORSI, soprattutto in occasione delle assemblee di rinnovo delle cariche, da di sé l'immagine di istituzione lottizzata dai partiti. È bene allora sapere in primo luogo che dopo la riforma delle strutture SSR, decisa nel 2010, la CORSI, così come le altre società regionali, non ha più il potere di soddisfare eventuali appetiti partitici nella scelta dei quadri dell'azienda (così come non ha diritto di mettere il naso nelle scelte operative). Il Comitato della CORSI ha competenza di esprimersi sulla designazione del direttore regionale, del responsabile dei programmi, dei capi dipartimento informazione, cultura, sport e intrattenimento: ma la parola decisiva  spetta al CdA SSR. Anche la gestione finanziaria dell’azienda RSI è dal 2010 interamente nella mani del CdA centrale, senza che la CORSI  possa esercitare diretta influenza.

In secondo luogo va sottolineato che il lavoro fatto dagli organismi CORSI (Consiglio Regionale, Comitato del Consiglio Regionale, Consiglio del Pubblico) esercitando le competenze loro riconosciute dagli statuti SSR, non è dettato dalle segreterie dei partiti, ma dagli approfondimenti fatti seriamente dai gruppi di lavoro interni e dai riscontri dei numerosi incontri promossi con il pubblico (ben pubblicizzati, ma raramente gratificati dalla presenza di rappresentanti della politica cantonale).

Grazie a questo lavoro, poco spettacolare, certamente perfettibile, la CORSI si adopera per costruire un ponte di confronto e di dialogo fra la comunità della Svizzera italiana e la RSI, per monitorare la qualità dell'offerta e la sua conformità con la missione di servizio pubblico dell'azienda e per discutere e approvare i concetti di programma elaborati dalla direzione generale. Più in generale la CORSI lavora per far conoscere le sfide di una moderna azienda di comunicazione portatrice di un mandato pubblico, oggi più di ieri confrontata con la concorrenza, il rapidissimo sviluppo delle tecnologie e nuove modalità, soprattutto da parte dei giovani, di fruire della comunicazione audiovisiva.

Respingo pertanto il drastico  giudizio di Savoia, anche perché mi sembra suggerito da una conoscenza non aggiornata dei compiti della CORSI. Riconosco però che per esercitare al meglio le competenze loro riconosciute dalla riforma del 2010, gli organismi della CORSI dovranno sempre più dare spazio a personalità capaci di analizzare il mercato della comunicazione, comprendendone le sfide sotto le diverse prospettive (economico-finanziaria, tecnologica, ecc.): è la condizione perché la CORSI possa legittimare nel futuro la sua funzione sia verso la comunità della Svizzera italiana che nei confronti della RSI.

Su altri aspetti sollevati da Savoia avremo modo di confrontarci ancora nel futuro. Ne sarà occasione il dibattito, ormai lanciato dalla recente votazione, sul servizio pubblico (purché non si caratterizzi principalmente per la verve polemica o i luoghi comuni di chi lo vorrà animare).

*presidente della CORSI

PS: Scrive letteralmente Savoia: "La CORSI è uno sgangherato carrozzone politico dove vecchie glorie parcheggiate dai partiti danno un indegno spettacolo di lottizzazione ad ogni buona occasione, senza avere alcuna particolare competenza per farlo". Anche qui la tentazione di rispondere per le rime è forte quando penso che pure la politica si presta sempre più spesso, e non sempre con risultati brillanti, al riciclo di vecchie glorie provenienti da altri ambiti. A ogni buon conto non mi sento vecchio, non mi interessa la gloria e penso di aver acquisito in questi anni una discreta competenza per fare senza velleità partitiche il presidente della CORSI e il suo rappresentante nel CdA della SSR.

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