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Salute e Sanità
08.11.2017 - 13:250
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

"Grazie Prof! Il Cardiocentro non si tocca". La nostra lettera contro i mulini a vento scatena una valanga di affetto e gratitudine per Tiziano Moccetti e l'ospedale del cuore. "Siete grandissimi: il Ticino vi è grato". "Non rovinate questo gioiello". "Po

Migliaia e migliaia di click. Centinaia di condivisioni sui social. E un'ondata di post, e-mail, sms e telefonate da parte dei lettori per esprimere sostegno al Cardio e al suo fondatore. Eccone alcuni

LUGANO - Migliaia e migliaia di click. Centinaia di condivisione sui social. Insomma, la nostra lettera contro i mulini al vento indirizzata al professor Tiziano Moccetti ha scatenato una vera e propria valanga d’affetto e gratitudine verso il Cardiocentro e il suo fondatore.

 

Sui nostri canali Facebook e Twitter, tramite e-mail, per sms, al telefono, moltissime persone hanno voluto manifestare il proprio sostegno all’ospedale del cuore. Affetto e gratitudine, come detto, da parte dei pazienti e dei loro parenti o amici. Ma anche incredulità e profondo dissenso per il futuro che potrebbe toccare all’ospedale senza un accordo con l’Ente Ospedaliero. Il messaggio, in questo senso, è abbastanza unanime e così riassumibile: il Cardiocentro non si tocca!

 

Alcuni hanno voluto poi mettere l’accento sul silenzio della politica, specialmente quella luganese. Citiamo per sintesi uno dei messaggi arrivati sul punto. Ce lo ha scritto L.P: “È incredibile, inaccettabile, che il Municipio della mia Città non batta i pugni suli tavoli dell’EOC a difesa del NOSTRO Cardiocentro! E anche i Consiglieri comunali, e i deputati luganesi in GC, se ne stanno zitti e muti! È una vergogna!!!! Imparate da Bellinzona!!!! Io sono LIBERALE e mi chiedo se il mio partito esista ancora, visto che non riesce più neanche a difendere un centro che è stato costruito da due PLR doc. come Tiziano Moccetti e Giorgio Giudici. Basito, sveglia!”

 

E veniamo alle altre testimonianze, quelle più affettive. M.Z: “Grandissimi al Cardiocentro! Solo belle cose! Mi aggrego anche io e condivido la lettera! Quando mia madre é stata ricoverata d’urgenza per un endocardite fulminante (25 casi conosciuti), mi son sentita seguita come non mai da tutta l’équipe, dal prof Demertzis che, nonostante le ore in sala, si prendeva la briga di disegnarmi l'intervento su un flip chart! Grande Cardiocentro!”.

 

G. V. “Condivido la lettera inviata al Prof Moccetti e a tutta la sua équipe. Sono stato degente in grave condizioni presso le cure intense e in reparto per parecchi mesi.Tutte le mattine mi veniva a salutare con un grande sorriso ed entusiasmo per il mio risveglio dallo stato comatoso .Un grazie di cuore per tutto quello che fa per il bene dei ticinesi.Grazie Prof.Moccetti!”.

 

M.G: “Mia madre l’anno scorso è stata operata 2 volte al cuore per un infarto presso il Cardiocentro. Ha passato 40 giorni consecutivi in cure intense. In quel momento così difficile non avrei voluto essere da nessun’altra parte... un luogo eccezionale con persone eccezionali! Tutti indistintamente! GRAZIE sembra non essere abbastanza….”

 

B.J: “Potrei sottoscriverla questa lettera ...non perché sono stata paziente io, ma la parente di un altro "paziente rompiballe", che lì ha trovato chi l'ha ascoltato e curato a dovere!”

 

C.F: “Anche io ho usufruito delle cure del Cardiocentro e li ringrazio di essere qui a scrivere e non essere stato ricordato alcuni giorni fa nel giorno dei morti. Grazie ancora a tutti e non rovinate questo gioiello per favore”.

 

Non rovinate questo gioiello per favore. Una chiosa, quella di C.F, che ci permette di affrontare l’ultimo tema toccato dai lettori: quello sul futuro dell’istituto. Ecco una sintesi di qualche messaggio che ci è pervenuto.

 

D. P. : “Lettera molto toccante da parte di una persona che, a differenza del sottoscritto, ha avuto bisogno ed ha apprezzato questo servizio di eccellenza che abbiamo in Ticino. Per una volta cerchiamo di non distruggere o stravolgere quanto di buono abbiamo”.

 

F. R: “È triste che tutto quanto fatto, non senza ostacoli, non venga difeso con le unghie da chi ne ha usufruito e sopratutto da chi in futuro ne potrebbe avere bisogno! Dovremmo farlo tutti! E se toccasse a me? Grazie al prof. Moccetti per quanto ha saputo donarci e a all’autore della lettera per aver forse risvegliato una qualche coscienza!”.

 

O. C. “Mi ricordo che al Chuw, con mio padre ricoverato, nessuno parlava italiano. Ora ho sentito tutti i ricoverati al Cardiocentro Lugano entusiasti. Sarebbe un vero peccato finire nella bolgia dell’ente ospedaliero”.

 

F.D. “Bellissima lettera. Il Cardiocentro deve continuare come finora”.

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