Prezzo: 15/10 CHF
Lunedì 20 | 20.30
Cinema
Locarnese
THE LODGER: A STORY OF THE LONDON FOG Alfred Hitchcock, GB 1927
Soggetto: dal romanzo di Marie Belloc Lowndes; sceneggiatura: Eliot Stannard, Alfred Hitchcock
fotografia: Gaetano Ventimiglia, Hal Young; montaggio: Ivor Montagu; scenografia: C.Wilfried Arnold, Bertram Evans;
Interpreti: Ivor Novello, June Howard Tripp, Nalcolm Keen, Marie Ault, Arthur Cresney
Produzione: Michael Balcon, Carlyle Blackwell per la Gainsborough Pictures, Carlyle Blackwell Productions Bianco e nero, v.o. inglese (didascalie), 90’ Nella nebbia londinese, un assassino di donne sta tramando. Le sue vittime sono tutte bionde, e lui lascia sempre un biglietto da visita sulla scena del crimine: "Il Vendicatore". La descrizione dei personaggi si adatta perfettamente al misterioso sconosciuto che ha affittato una stanza presso una famiglia semplice. A poco a poco, gli indizi che fanno sembrare pericoloso il nuovo inquilino (Ivor Novello) si accumulano e Daisy, la figlia dei locandieri, è bionda... Hitchcock dichiarò: "The Lodger è il primo film nel quale ho messo in pratica ciò che avevo appreso in Germania. Il mio rapporto con questo film è stato del tutto istintivo; per la prima volta ho applicato il mio stile. In realtà, possiamo dire che The Lodger è il mio primo film". Suspense, labilità del confine tra bene e male, semplificazione assoluta dei meccanismi narrativi sono le marche di stile che diventeranno la firma del "maestro del brivido". Il film risente dell'influenza del cinema espressionista di Wilhelm Murnau (Sunrise presentato due anni orsono dal CCL). Dal punto di vista tecnico il film rivela l'abilità raggiunta dal regista. Già in apertura la distribuzione della luce e delle ombre riesce a creare effetti inquietanti. Dai registi tedeschi aveva imparato l'importanza dell'"atmosfera" e come costruirla attingendo al repertorio di mezzi visivi sperimentati: ad esempio con l'uso degli specchi e dei loro riflessi, oppure sfruttando l'espressività delle scale che formano spirali verso l'alto o verso il basso e che i personaggi salgono e scendono "suggerendo sensazioni di ebbrezza o di abbattimento" (Das Kabinett des Doctor Calligaris). Nella fotografia inventa soluzioni originali: ad esempio riprende i capelli biondi della donna uccisa sparsi su una lastra di vetro e illuminati dal basso per farli risaltare; oppure inquadra dal basso verso l'alto attraverso l'espediente di un soffitto trasparente i piedi del pensionante per sottolinearne l'andirivieni ossessivo, ulteriormente sottolineato dal dondolio del lampadario.
Informazioni sul progetto «Simon Quinn - Speechless / Silent Films with Live Music«
In incantevoli sale da cinema e da concerto, in un ambiente intimo, si rivive l'unione tra cinema e musica. La magia dei ricordi delle bobine 35 millimetri che proiettano la loro luce tremolante sullo schermo ronzando in fondo al pubblico; un ultimo colpo di tosse nella sala tesa, mentre i musicisti accordano brevemente i loro strumenti mentre si abbassano le luci della sala... Dal 2007, Simon Quinn scrive colonne sonore per classici dell'era del cinema muto per un quartetto che suona insieme da quasi 20 anni. Le produzioni hanno incluso negli anni Kurt Rosenwinkel, Max De Aloe, Oliver Illi, Tomek Soltys e Viola Hammer. Per il 125º compleanno di Alfred Hitchcock, ha composto una nuova musica per "The Lodger" su suggerimento del Savoy Kino Bordesholm.
Band Line-up:
Simon Quinn ( Contrabbasso & Composizione)
Nolan Quinn (Tromba)
Stefan Nagler (Pianoforte)
Brian Quinn (Batteria)
Info Evento
Lunedì 20 Ottobre 2025
dalle 20.30
Indirizzo
GranRex
Via Bossi 2
6600, Locarno
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