SEATTLE – Dan Savage su liberatv! Il giornalista statunitense è da anni un fenomeno di costume negli Stati Uniti e la sua rubrica di consigli sessuali e di coppia viene tradotta in tutto il mondo. Da oggi potrete leggerla anche in Svizzera in esclusiva su liberatv, tradotta in italiano. 

Savage è un autore gay americano, un giornalista, un “leader d’opinione” e un editore. Inoltre conduce su MTV il programma “Savage U” e collabora con molti altri programmi televisivi e radiofonici nazionali. La sua fama lo porta spesso anche nelle maggiori università a tenere conferenze sul tema del sesso e sui diritti delle minoranze LGBT (lesbo, gay, bisex, trans). 

Con il suo stile diretto e molto esplicito, ma mai volgare, Dan Savage ha dato una bella scossa all’americana più puritana ed è presto balzato agli onori delle cronache, anche di quelle politiche per le sue battaglie per il riconoscimento dei diritti della comunità LGBT. 

Da oggi ogni settimana vi proporremo in esclusiva “la posta” settimanale di Dan Savage, fatta di consigli e opinioni su tutto quello che riguarda il sesso, senza nessun tabù e con un approccio più che moderno. 

Attenzione. Il linguaggio di questa rubrica è molto esplicito e diretto.

“Di BDSM senza sesso e di malattie terminali”

Ci sono speranze?

Ci sono là fuori interessati al BDSM (bondage, disciplina e sadomasochismo) senza sesso? Sono una donna nei suoi primi 40 che vive nel Midwest. Ho un matrimonio “dal-decente-al-grandioso”, ho due figli e una bella vita. Mio marito non è però kinky (dall’inglese kink, perversione o bizzarria, si utilizza per definire le persone tendenzialmente trasgressive nel sesso), neanche un po’. Mi sento come se avessi fatto tutto quanto nelle mie possibilità per farlo sentire a suo agio con il sesso violento, i giochi di potere, ecc., ma a parte qualche recalcitrante sculacciata, qualche tiramento di capelli e pochi tentativi (goffi) di pratiche umilianti di bondage, la nostra vita sessuale è totalmente vanilla (Savage ha coniato questo termine per definire le relazioni sessuali più classiche, dove rimane poco spazio a fantasie e perversioni). Mi piace il sesso che facciamo, ma non riuscire ad essere completamente quella che sono “sessualmente” mi fa sentire infelice e disperata.  A questo punto non sono neanche più interessata a coinvolgere mio marito – è chiaro che lui è a disagio e penso che finora abbia solo sperato che i miei desideri sparissero. Così non è stato ovviamente, e così non sarà.  Non riesco però ad immaginare che il mio matrimonio finisca per questo motivo! Allo stesso tempo il mio desiderio per giochi corporali, S/m, giochi di ruolo, ecc. sta diventando sempre più forte. Vale la pena cercare qualcuno che accetti di “giocare” con me, ma senza sesso? Credo che se potessi perlomeno soddisfare alcune delle mie fantasie potrei continuare ad essere felicemente monogama. Sto diventando pazza, ma non so se esiste questa possibilità, una prima ricerca sul web è servita a poco. Ci sono speranze? 
Sincerely Longing In Midwest

Risposta

Ci sono molte persone nella scena kink che praticano BDSM senza sesso, SLIM. Per alcuni il BDSM è il sesso. Bondage, S/m, spanking, ecc. sono tutto quello che hanno bisogno per eccitarsi. Ma ci sono anche molte persone come te nella scena kink organizzata – si tratta di uomini e donne che vogliono praticare BDSM, ma sempre rimanendo in una relazione vanilla/monogama con il loro partner non kinky a casa. 
E qui arriva il difficile, SLIM: fare tutto questo di soppiatto, ovvero entrare a far parte di una scena kink organizzata senza farlo sapere a tuo marito, è praticamente impossibile. Non dici niente in merito alla possibilità di avere l’ok da tuo marito per la “delocalizzazione” delle tue fantasie e posso quindi immaginare che non ne avete mai parlato. Lo devi fare. Perché più ti farai coinvolgere più scelta di partner potenziali avrai. E maggiore scelta di partner significa maggiore sicurezza per te – e minore sarà il rischio di venir manipolata per magari spingersi oltre quel che avevi stabilito. Un uomo che che è la tua unica “delocalizzazione” BDSM, che ha richiesto grandi ricerche e che è tenuto nascosto a tuo marito, è un uomo con troppo potere su di te – ed è un uomo che, dopo magari uno o due incontri, potrebbe spingerti ad una condizione che prevede anche il sesso per continuare a vederlo. 

Quando leggerà la tua risposta dovrò parlargliene...

Ho una lenta malattia terminale e non mi restano più di cinque o sei anni di vita. Non l’ho detto a mia moglie, il che mi porta al problema. Abbiamo convissuto per sette anni fino a quando lei mi ha tradito la prima volta. Abbiamo sistemato le cose, siamo tornati insieme, ma non siamo tornati a convivere. Poi sono stato io a tradirla. Siamo tornati insieme, sempre continuando a vivere separati. Dopo un anno di terapia ci siamo sposati, ma ancora senza tornare a vivere insieme. Per farla breve, dopo uno sfratto e per causa maggiore siamo tornati sotto lo stesso tetto, un monolocale che ci ha fatto diventare pazzi, e lei mi ha tradito ancora, questa volta in casa nostra. Me ne sono andato immediatamente. Dopo un paio di mesi e una diagnosi terminale, non trovo la volontà per firmare le carte del divorzio. Abbiamo parlato qualche volta di riprovarci nuovamente, ma non so se voglio tornare su quella giostra incasinata un’altra volta. D’altro canto non voglio buttare il resto della mia vita facendo il classico divorziato quarantaequalcosaenne, ma continuo a sentirmi un’idiota a provare a sistemare la nostra relazione fottuta. Lei legge la tua rubrica tutte le settimane, dunque se pubblichi la mia lettera almeno sarò costretto a parlarle della mia malattia. Cosa dovrei fare della nostra relazione? 
Doubting The Marital Future Again

Risposta

Tu e tua moglie avete una relazione forte, DTMFA. Qualcosa di intangibile vi ha spinto uno verso l’altro nonostante le diverse infedeltà da ambo le parti. E leggendo tra le righe – e ignorando il tuo acronimo – non sembrerebbe che la paura di vivere in solitudine la tua malattia terminale sia l’unica ragione per cui stai esitando a completare le carte per il divorzio. 
A me sembra che tu ami tua moglie, DTMFA, e mi sembra che anche lei ami te. Imperfettamente. E probabilmente la tua semi-imminente morte sta portando le tante infedeltà nella loro semi-corretta prospettiva. Credo che la ragione per la quale tu non hai ancora riempito le carte è la seguente:  ti sei accorto che, a qualche livello, la tua attuale e reale storia d’amore difettosa merita maggiore peso di quell’ideale comune di matrimonio, fatto di impegno monogamo, dal quale siete presto usciti entrambi. 
Mi dispiace molto per la tua diagnosi, DTMFA, spero che i tuoi restanti anni possano essere ricchi e soddisfacenti, e non sarebbe una vergogna se tu dovessi affrontarli da solo. Forse se voi due rivedeste le vostre aspettative – sempre che l’esclusività sessuale non sia una di quelle intoccabili – riuscireste ad essere meno delusi uno dell’altra. Buona fortuna. 

(traduzione di Dario Lanfranconi)

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