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31.03.2015 - 12:270

Lurati: "Preoccupato". Caverzasio: "Lottiamo". Cattaneo: "Aria buona". Savoia: "Vicini alla meta". Rusconi: "Ottimo". Jelmini: "Determinazione"

I leader dei partiti politici commentano l'ultimo sondaggio del Giornale del Popolo tra ultimi appelli e speranze in vista della volata finale

BELLINZONA – Ultimo sondaggio e ultime considerazione da parte dei leader dei partiti. Poi al buio fino al rush finale della campagna e al verdetto degli elettori. Le proiezioni pubblicate dal Giornale del Popolo confermano l'attuale distribuzione dei seggi in Governo. Tranne per quanto riguarda la prima poltrone che balla tra Lega e PLR, con il Movimento di via Monte Boglia in leggero vantaggio. L'indagine del Gdp segnala anche una crescita dei Verdi che nel punto massimo della forchetta raggiungono il 9,5%. E per la prima volta segnala il risultato de La Destra, che si attesta intorno al 5%. E proprio da qui iniziamo la raccolta dei commenti. 

Rusconi: "Per la Destra il 5% al Governo sarebbe un successo"

Per Pierre Rusconi il risultato indicato dal sondaggio è "un dato importante per essere la prima uscita. La Destra vince in Francia, vince a Lucerna, perché non dovrebbe vincere anche in Ticino? Per il Governo ottenere il 5% dei consensi sarebbe per noi un risultato eccellente: significherebbe aver creato una base di elettorato fedele e nuovo. La coalizione con Arealiberale e UDF sembra insomma cominciare a dare i suoi frutti". 

E questo nonostante una campagna martellante del Mattino della Domenica nei confronti dei simpatizzanti-elettori de La Destra, invitati a più riprese a favore il "voto utile" per il Governo: ossia a votare Lega. "La questione del voto utile è un problema della Lega, noi andiamo per la nostra strada. Abbiamo un progetto che durerà nel tempo se i cittadini ci sosterrano". 

Quanto alla gara tra Lega e PLR questo il giudizio di Rusconi: "Io sono convinto che i giochi non sono per niente fatti. Entrambi i partiti hanno scelto una strategia spregiudicata che mi pare li stia danneggiando in egual modo: il PLR scegliendo un rinnovamento totale e acritico che poteva essere realizzato con più pazienza. Mentre la Lega ha deciso di schierare due attori e tre comparse. Quattro anni fa si erano presentati con una lista di battaglia, ora hanno voluto schivare l'oliva. Si sono entrambi presi un grosso rischio. Se uno dei due partiti avesse avuto più coraggio schierando qualche asso in più, avrebbe avuto la strada spianata verso la vittoria. Così invece è tiratissima, non so proprio chi la spunterà alla fine". 

Caverzasio: "Per battere il PLR serviranno i supplementari"

Daniele Caverzasio non è sorpreso dai dati: "Dei sondaggi non mi fido e diffido fino all'ultimo sull'esito della votazione. Queste partite non si concludono mai al 90esimo, credo che serviranno i tempi supplementari: prevedo che ce la giocheremo fino all'ultima scheda per riconfermare i nostri due Consiglieri di Stato che, lo ricordo a tutti, saranno gli unici che andranno a difendere il voto del 9 febbraio. È dall'inizio della campagna che sappiamo che la sfida sarà tra noi e loro: c'è rispetto ma anche la piena consapevolezza della nostra forza. L'unico errore che non dobbiamo fare è dare qualcosa per scontato: dovremo lottare fino all'ultimo minuto disponibile". 

Caverzasio torna anche sul richiamo al "voto utile" fatto ai simpatizzanti della Destra: "Le cifre pubblicate oggi dal GdP dicono chiaramente che sono ridotte all'osso le loro speranze di entrare in Governo. Immagino quindi che i loro elettori, o almeno una larga parte, preferiscano di gran lunga avere in Consiglio di Stato due rappresentanti leghisti piuttosto che due di un altro partito, anche perché noi siamo all'80% dei casi in sintonia con la politica dell'UDC. Sono sempre stato convinto che l'area di centrodestra vada rafforzata. Invece, per scelte personali, rischiamo paradossalmente di indebolirla con questa votazione. Sarebbe davvero un peccato". 

Cattaneo: "Massima concentrazione fino alle 12.00 del 19 aprile"

Stringato e determinatissimo Rocco Cattaneo: "I sondaggi li guardo ma senza perdere la concentrazione. Noi rimarremo concentrati fino alle 12.00 del 19 aprile. Abbiamo la nostra squadra del Consiglio di Stato che sta lavorando benissimo…sono davvero tutti e cinque molto bravi. Percepisco aria buona all'interno del partito ma anche fuori. Testa bassa allora ma con lo sguardo ben dritto sul traguardo. Tiriamo, tiriamo, tiriamo!".

Savoia: "Faccio un appello agli indecisi: votate i Verdi, garantisco io"

All'insegna della massima determinazione, benché sereno, anche il commento di Sergio Savoia: "Se il sondaggio è corretto significa che siamo a tre passi dalla meta. Siamo solo a tre passi dalla realizzazione di un risultato straordinario. Dobbiamo crederci con tutte le nostre forze. Siamo arrivati fin superando mille difficoltà, contro ogni pronostico, continuando a lavorare a testa bassa con determinazione e umiltà, proponendoci ai ticinesi solo con la forza delle nostre idee e delle nostre proposte concrete. Ora siamo a tre passi dalla meta e dobbiamo gettare il cuore oltre l'ostacolo e dare tutto quello che abbiamo nel cuore e nella mente per andare a vincere. Dobbiamo convincere quanti più ticinesi possibili a realizzare insieme a noi questo sogno che significa cambiare finalmente il Ticino. Siamo l'unica opzione concreta per chi non è convinto di questo Governo e desidera cambiarlo". 

"In questo senso – prosegue Savoia -mi rivolgo soprattutto agli indecisi o a chi magari mi vorrebbe in Governo ma vota senza intestazione. Bisogna essere chiari: votare senza intestazioni significa sostenere i partiti storici e di Governo, perché con un "meraviglioso" trucchetto inventato da questi stessi partiti i voti vengono ridistribuiti alle loro liste: rientrano dalla finestra insomma. Quindi io mi assumo la responsabilità di chiedere con la massima umiltà a questi elettori un atto di fiducia, per alcuni, posso capirlo, addirittura un sacrificio. Ma chi desidera che io vada in Consiglio di Stato deve fare questo sforzo: è necessario votare la scheda dei Verdi. È l'unico modo possibile, altrimenti non ce la faremo. E io mi faccio garante verso questi elettori che la linea politica dei Verdi sarà la mia linea e che se fossi eletto in Governo non cambierò di una virgola il mio modo di agire e realizzerò gli impegni presi, al contrario di altri! Concludo invitando a replicare il voto alla scheda Verde anche per il Gran Consiglio: è importantissimo farlo perché ci sono possibilità molto concrete di rafforzare la nostra pattuglia parlamentare in modo da fare davvero la differenza nella prossima legislatura". 

Lurati: "Non possiamo permetterci di perdere posizioni"

E veniamo al presidente socialista Saverio Lurati: “Sono piuttosto preoccupato dal risultato del sondaggio perché la lettura secondo la quale il Partito socialista non ha problemi a confermare il consigliere di Stato non mi trova concorde. Dobbiamo lavorare come disperati in questi ultimi giorni. Non è solo la distanza tra noi e i Verdi che può rassicurarci: indipendentemente dalla conferma di Manuele Bertoli il vero tema è la rappresentanza socialista nel prossimo quadro istituzionale. In un momento come questo, di grandi difficoltà economiche, non possiamo permetterci di perdere posizioni". 

"Appello al voto, dunque, ma anche a una riflessione su cosa potrebbe significare un Ticino con un PS che non ha il peso che gli compete. Se in questo Paese c’è ancora una serie di ammortizzatori sociali che rispondono concretamente a chi si trova in difficoltà è solo perché il nostro partito lavora da cento anni in questa direzione. Quindi, attenzione a non andare in altre direzioni rischiando di perdere quello che si è costruito. Per il resto, l’ho già detto: per me due leghisti o due ministri del PLR in Governo non cambia nulla dal profilo della linea politica e quindi non mi immischio in questa disputa”.

Jelmini: "Puntiamo al traguardo con la massima determinazione"

Infine il timoniere del PPD Giovanni Jelmini: "Faremo tutto il possibile per recuperare qualche punto percentuale sia per quanto riguarda la lista per il Consiglio di Stato si per quella del Gran Consiglio. Gli obbiettivi non cambiano perché i sondaggi non sono favorevoli. Vogliamo arrivare al traguardo per salire sul podio non per migliorare la prestazione. Con la consapevolezza che è molto ma molto difficile da raggiungere quanto ci siamo prefissati". 

"Deve tuttavia rimanere in noi la massima determinazione. E punto di nuovo l'accento sulla corsa per il Gran Consiglio che è altrettanto importante di quella del Governo. Un deputato in più o in meno può cambiare i rapporti di forza nelle commissioni". 

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