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Nuvolari
16.12.2013 - 14:240
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Mercato dell’auto, come adattarsi alle sfide del nuovo millennio: ecco l’esempio Renault

Riverso, direttore di Autors, distributore regionale del marchio, spiega le particolarità del modello adottato dalla casa francese che “privilegia la relazione con centri regionali in grado di concentrare tutte le caratteristiche di un importatore locale"

LUGANO-BIOGGIO – Il mondo sta evolvendo velocemente e con lui anche i modelli di distribuzione nel mercato dell’auto sono cambiati, i protagonisti del settore sono quindi obbligati a dimostrare sempre più capacità di adattamento ai mutamenti e alle nuove esigenze dei clienti.

Un esempio di questo ‘sapersi adattare’ è certamente costituito dai cambiamenti in casa Renault, che dal 2009 ha rivisto completamente la sua strategia di commercializzazione dei propri prodotti in Ticino. Per fare questo ha approfittato dell’arrivo della “sorella” Dacia e ha nominato un nuovo “Distributore Regionale” per entrambe le marche: AUTORS SA, presente oggi con la sua sede di Lugano-Bioggio e le succursali di Giubiasco e Arbedo.

Chiediamo quindi al direttore di Autors Ivano Riverso di spiegarci le particolarità del modello adottato dalla casa francese. Innanzitutto, perché l’esigenza di un ‘distributore locale’?

“In un mondo sempre più improntato sulla disponibilità ‘sempre e ovunque’ dell’informazione, Renault ha scelto di privilegiare la relazione con dei centri regionali specifici, dieci in totale in Svizzera, che potessero concentrare al loro interno tutte le caratteristiche di un vero e proprio importatore locale. Il raggiungimento di questa massa critica permette quindi la possibilità di investire in modo massiccio in caratteristiche differenzianti che il cliente può apprezzare direttamente e percepire come valore aggiunto rispetto alle informazioni che può trovare su qualsiasi canale come stampa, internet o commercianti di auto generalisti”.

Spieghi meglio, in cosa consistono queste ‘caratteristiche differenzianti’?
“AUTORS SA nella sua sede in zona industriale a Lugano-Bioggio si sviluppa su una superficie totale di quasi 9 mila metri quadri con due showroom dedicati entrambi alle marche Renault e Dacia (uno dei quali nel Comune di Manno sulla strada Regina), un centro diagnostico di mille metri quadri, un centro Ricambi originali per tutto il Ticino, carrozzeria certificata, ampia esposizione esterna di veicoli nuovi e usati, un centro PRO+ per le esigenze particolari dei clienti aziendali di veicoli utilitari e un centro esperto veicoli a Zero Emissioni (in particolare veicoli elettrici di cui Renault è la marca leader in Ticino con oltre il 50% di penetrazione del mercato)”.

Questo per il cliente che ha quindi a ‘portata di mano’ un servizio a 360 gradi. Ma questo tipo di centro comporta anche qualche vantaggio per l’economia ticinese?
“Certo. Anche a livello di organizzazione, un importatore come AUTORS può concentrare al suo interno tutte le funzioni di sostegno all’ampia e capillare rete ticinese che conta altri 13 punti di vendita e servizio. Le ripercussioni sono quindi molteplici e positive. Diversi posti di lavoro che in passato erano occupati da personale presso l’importatore, solitamente basato nella zona zurighese, ora sono situati nella nostra regione. Pensiamo per esempio a particolari funzioni legate alla logistica (auto e pezzi di ricambio), di marketing e di assistenza specializzata (per esempio nell’ambito delle vetture elettriche). AUTORS SA conta ad oggi 41 dipendenti e 8 apprendisti. Oltre l’80% del totale dei dipendenti è inoltre residente in Ticino. Numeri molto interessanti per un’azienda ‘giovane’!”

Infine, un accenno all’odierna realtà del mercato dell’auto. Dopo annate da record, si è assistito per il 2013 a un calo delle vendite, che rimangono comunque a livelli positivi. Qual è, a fine anno, la situazione in Ticino e quale tendenza si può prevedere per il 2014?
“A fine ottobre 2013 sono stati venduti in Ticino 15'704 veicoli; 762 in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno che corrisponde ad un calo inferiore al 5%. Per quanto concerne i veicoli utilitari inferiori a 3.5 tonnellate di peso il calo rispetto allo scorso anno è più sensibile: 1109 veicoli immatricolati, cioè l’11.5% in meno rispetto a fine ottobre 2012. Globalmente si tratta comunque di numeri positivi. Infatti il mercato del 2012 era particolarmente “dopato” dal fenomeno “Euro-Bonus” che è andato stabilizzandosi nel 2013. E’ cresciuta quindi ulteriormente la concorrenza, a tutto favore del cliente finale, ma il mercato ha tenuto un livello più che buono. La quota di importazioni dirette e parallele è scesa da quasi il 9% nel 2012 ad appena il 7% quest’anno. In aumento di un incoraggiante 15% per contro le vendite di vetture a trazione 100% elettrica. Per il 2014 le previsioni sono di un mercato stabile o leggermente inferiore a quello 2013”.

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