SCUOLA E LAVORO
Produzione, montaggio, ricerca e tecnologia: l'ATST-ODEC presenta tutti mestieri del cinema
Presentati anche i vari percorsi formativi del Conservatorio Internazionale di Scienze Audiovisive, una Scuola Specializzata Superiore (SSS) di durata biennale

Il cinema fa prima di tutto ridere, piangere, riflettere ed evadere. Attorno a queste emozioni gravita però un mondo fatto non solo di storie e idee, ma anche e soprattutto di lavoro, ricerca estetica e tecnologica, produzione, montaggio, promozione, marketing, organizzazione di eventi e Festival, come quello che in questi giorni sta animando Locarno. Ed è proprio su questo mondo, quello dell’industria cinematografica, che si è chinata ATST-Odec Ticino, l’associazione dei diplomati delle Scuole specializzate superiori (SSS) del Canton Ticino.

Lo ha fatto ai margini dell’assemblea generale ordinaria recentemente svoltasi al Palacinema di Locarno e organizzata in collaborazione con il Conservatorio internazionale di scienze audiovisive (il CISA), una Scuola Specializzata Superiore da qualche mese insediata nel nuovo polo dell’audiovisivo locarnese.

Proprio per questo, al termine dei lavori assembleari, al centro dell’attenzione sono stati focalizzati i mestieri del cinema, con una presentazione sia dei vari percorsi formativi del CISA da parte del Direttore Domenico Lucchini, sia delle varie professionalità che ruotano attorno alla filiera dell’audiovisivo da parte di Lisa Barzaghi della Ticino Film Commission.

Assemblea ordinaria ATST-Odec Ticino

I lavori assembleari – presieduti dal vicepresidente del Gran Consiglio e membro della Commissione scolastica Claudio Franscella, che nel suo intervento iniziale ha lodato qualità e importanza della formazione professionale superiore – hanno portato alla conferma del Comitato di ATST, con l’inserimento di due nuovi e giovani membri: Ricky Artioli e Luca Valsangiacomo.

Nel suo intervento, il Presidente di ATST-Odec Ticino e Granconsigliere Nicola Pini ha invece ripercorso alcune attività dell’associazione: dall’incontro pubblico con Grégoire Evequoz (Direttore dell’Ufficio dell’orientamento e della formazione professionale e continua del Canton Ginevra e membro del Comitato internazionale per il label Cité des métiers) che ha illustrato principi e organizzazione della Cité des métiers di Ginevra, al pranzo con gli sponsor presso la Scuola superiore albergheria e del turismo di Bellinzona (SSAT), passando per la presenza di ATST-Odec Ticino ad Esproprofessioni, presso lo stand delle Scuole Specializzate Superiori, dove è stata organizzata una tavola rotonda con il Segretario di Stato Mauro Dell’Ambrogio e la Presidente del Collegio dei Direttori SSS Manuela Del Torso Merlini.

Il CISA: le immagini come strumento di conoscenza

Al termine dell’assemblea ha preso la parola il padrone di casa, Domenico Lucchini, Direttore del CISA, il Conservatorio Internazionale di Scienze Audiovisive, una Scuola Specializzata Superiore (SSS) di durata biennale seguita da un anno di Studio Post diploma (SPD). Fondato da Pio Bordoni a Lugano nel 1992, il CISA offre nel biennio una formazione teorica, pratica e metodologica che consente di progettare e gestire il ciclo di creazione e produzione di prodotti audiovisivi, e un successivo perfezionamento annuale in ambiti quali Producer creativo e scrittura cinetelevisiva, Regia, Fotografia cinetelevisiva, Montaggio e post-produzione, Sound Design.

Si accede al biennio del CISA dopo aver frequentato una scuola superiore di secondo grado, una formazione professionalizzante analoga oppure ottenuto una certificazione di fine apprendistato. Lo Studio Post diploma è invece riservato a chi possiede una formazione superiore (universitaria o professionale) certificata in ambito audiovisivo.

Alla fine del biennio il CISA rilascia il diploma di Designer in Design visivo (Film) e al termine dello Studio annuale Post diploma la qualifica, anch’essa riconosciuta dalla Confederazione, di Cineasta cinetelevisivo:

I Designer in Design visivo (Film) pianificano e sviluppano prodotti narrativi o di comunicazione, oltre a progettare e realizzare prodotti multimediali. Padroneggiano tutte le fasi della produzione e sanno di volta in volta sia elaborare un progetto complessivo, sia concentrarsi da soli oppure in team su un’unica fase di lavoro. Collaborano con professionisti del marketing, programmatori di video e fotografi, confrontandosi con produzioni televisive o cinematografiche.

I Cineasti cinetelevisivi sono invece professionisti che operano nel settore cinematografico, televisivo e multimediale. Questa professione, nata negli ultimi anni con l’avvento di soluzioni tecnologiche alla portata del singolo, include una serie di professioni in una sola: i Cineasti sono infatti preparati in produzione e scrittura creativa, regia, fotografia, ripresa, sound design, post-produzione video, specializzandosi in almeno uno di questi campi. Sono infine capaci di utilizzare le ultime tecnologie, dall’ultra HD 4K ai software di montaggio e compositing, per produrre documentari, videoclip, cortometraggi di finzione ed elementi multimediali.

In quanto Scuola Specializzata Superiore, il CISA trasmette agli studenti le competenze necessarie per assumere funzioni specialistiche o dirigenziali autonome nel proprio settore, è vicino al mercato del lavoro e promuove un approccio metodico e globale di pensiero. Il suo piano degli studi si sviluppa attorno a un modello di scuola-laboratorio in cui realizzare cortometraggi (documentari, fiction e prodotti multimediali), sperimentare nuove forme espressive e imparare il cinema facendolo, secondo il metodo del learning by doing. È – unitamente al Centro di studi bancari di Vezia – una delle due SSS private che compongono il panorama della formazione professionale superiore del Canton Ticino (le altre, una decina circa, sono invece tutte pubbliche).

La Ticino Film Commission: l’audiovisivo come vettore di sviluppo economico

Ha infine preso la parola Lisa Barzaghi, la responsabile operativa ed eventi della Ticino Film Commission, istituzione senza scopo di lucro che si occupa da un lato di favorire lo sviluppo e la messa in rete del fare cinema cantonale e, dall’altro lato, di attirare produzioni audiovisive nazionali e internazionali in Ticino per portare lavoro, indotto economico e visibilità turistica al nostro territorio.

Lisa Barzaghi ha spiegato come le professionalità che ruotano attorno al cinema sono molteplici: si pensi che nella Production guide della Ticino Film Commission – la guida alla produzione in continua espansione nella quale si valorizzano i talenti e gli operatori del territorio – si ritrovano attualmente ben 66 mestieri. Senza contare poi i servizi – non per forza legati all’audiovisivo – che la produzione di un film comporta: basti pensare in questo senso che, nei suoi primi anni di attività, la Ticino Film Commission ha provato oltre 3'500 pernottamenti diretti e 7000 pasti.

In generale, l’attività della TFC nel periodo 2015-2017 ha generato  – ha concluso Lisa Barzaghi – spese stimate sul territorio per quasi 5 milioni di franchi, di cui oltre 1.5 milioni di franchi in stipendi per professionisti del settore, per un totale 1'130 giorni di riprese su set di varie dimensioni.

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