ImmigrazioneMassa
22.03.2014 - 10:530
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Svizzera-Ue, la ricetta di Josef Ackermann: “Bilaterali con clausola di salvaguardia”

L’ex banchiere svizzero, ex CEO della Deutsche Bank ed ex presidente del consiglio d'amministrazione di Zurich, propone un modello con libera circolazione fino a una quota di di stranieri pari al 15%, oltre scatterebbero i contingenti

BERNA - Una soluzione per l'attuazione dell'iniziativa UDC contro l'immigrazione di massa, mantenendo nel contempo i bilaterali con l'Unione europea, è quella di ricorrere a una clausola di salvaguardia in caso di superamento di una certa quota di stranieri. Il suggerimento viene dall'ex banchiere elvetico Josef Ackermann, che in un contributo pubblicato oggi dal Blick rileva come ciò potrebbe andare a vantaggio della Svizzera ma anche di tutti gli Stati dell'Ue.

Per Ackermann - ex CEO della Deutsche Bank ed ex presidente del consiglio d'amministrazione di Zurich - si potrebbe ad esempio pensare a un modello in cui vige il sistema della libera circolazione fino a una quota di stranieri in Svizzera pari al 15%.

Qualora questa soglia venisse superata entrerebbero in gioco i contingenti. In ogni caso, ricorda Ackermann, il problema di un eccessivo inforestierimento non concerne solo la Svizzera, con una quota di stranieri pari al 23% della popolazione, ma anche altre regioni dell'Ue.

ATS

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