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11.02.2018 - 09:460
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Argo 1, nuovo retroscena dal ginepraio dello scandalo. La Rainbow faceva pagare 48 franchi al DSS e 41.50 alla Croce Rossa per lo stesso servizio. Novità anche sulla famosa vacanza in Sardegna da 5'000 franchi: non ne avrebbe beneficiato un funzionario

Ma nonostante questo elemento e alla revoca del mandato, il DSS non tronca i rapporti con la Rainbow. Anzi Beltraminelli e Gobbi raccomandarono l'agenzia alla Confederazione per nuovi lavori

BELLINZONA - Dal ginepraio dello scandalo Argo 1, emerge un nuovo retroscena. La rivelazione riguarda i rapporti tra la Rainbow e il DSS. In particolare l’interruzione della collaborazione tra il Dipartimento di Paolo Beltraminelli e l’agenzia di sicurezza, che porterà all’assegnazione del mandato alla società di Sansonetti.

 

L’edizione di stamane del Caffè rivela infatti che Rainbow, avrebbe fatturato il costo della sorveglianza ad un prezzo di gran lunga superiore al DSS (48 franchi all’ora) rispetto quello fatto pagare alla Croce Rossa (41.50) per lo stesso servizio.

 

Ma nonostante questo elemento e alla revoca del mandato, rivela sempre il domenicale, il DSS non tronca i rapporti con la Rainbow. Anzi, un mese dopo il colloquio chiarificatore tra la direzione dell’agenzia e Beltraminelli, la si raccomanda a Berna. Infatti, il 16 novembre 2015, in una lettera alla Segretaria di Stato dell’emigrazione, firmata dal direttore del Dss e dal ministro delle Istituzioni Norman Gobbi, si caldeggia l’impiego di questa società di sicurezza qualora fosse aumentato l’arrivo di richiedenti d’asilo in Ticino. Scrivono i ministri: ”Per la gestione della sicurezza chiediamo di coinvolgere la ditta Rainbow, con la quale nelle ultime settimane abbiamo avuto i primi contatti in vista della gestione di una situazione di emergenza; sarebbe per noi imbarazzante la scelta di un’altra ditta”.

 

Ma non è tutto. Il Caffè fa luce anche sull’ormai celebre vacanza in Sardegna da 5’000 franchi. Un soggiorno per il quale il Procuratore generale John Noseda aveva chiesto una rogatoria con l’Italia per fare luce sul beneficiario. Ebbene, secondo il giornale sarebbe ormai escluso che a beneficiare del viaggio sia stato un funzionario. A godersi l’isola, come già ipotizzato, sarebbe stato un dirigente della Argo.

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