CORONAVIRUS
La scuola ai nastri di partenza. Potenziate le infrastrutture informatiche, ci saranno più doposcuola di recupero
Si comincia in presenza, ma durante l'estate si è lavorato per poter, in caso di necessità, passare alla didattica a distanza o a quella mista. Per i docenti sono stati organizzati dei corsi di formazione continua
TIPRESS

BELLINZONA - L’anno scolastico 2020/2021 inizia in un contesto complesso, dove l’incertezza generata dalla pandemia Covid-19 svolge ancora un peso importante. Ciò nonostante la scuola
ticinese riapre in “presenza”, per assolvere integralmente il proprio mandato che consiste nel garantire a tutti gli allievi uguali condizioni per un apprendimento di qualità. Ne hanno parlato stamattina nella tradizionale conferenza stampa dedicata all'inizio dell'anno scolastico Manuele Bertoli, Consigliere di Stato e direttore del DECS, Emanuele Berger, direttore Divisione della scuola e coordinatore DECS, Paolo Colombo, direttore della Divisione della formazione professionale e Giorgio Franchini, capo della Sezione amministrativa.

Grazie alla definizione di appositi e specifici piani di protezione, istituto per istituto, la ripresa regolare delle lezioni è oggi possibile in aula garantendo la necessaria sicurezza sanitaria e grazie all’impegno insostituibile di tutte le componenti scolastiche, nessuna esclusa. Nel frattempo il DECS ha definito due scenari alternativi (scuola ibrida e scuola solo a distanza) pronti per essere messi in pratica se il Consiglio di Stato lo ritenesse necessario. Si tratta anche in questo caso di garantire un ponderato equilibrio fra sicurezza sanitaria e ‘benessere educativo’. 

Infrastruttura e servizi informatici

Durante la pandemia le infrastrutture tecnologiche offerte dal Centro delle risorse didattiche e digitali (come connessioni di rete, server, piattaforme di insegnamento, sistemi di videoconferenza) e i dispositivi digitali personali o prestati (come computer, portatili, tablet) si sono rivelati fondamentali per assicurare che i processi di insegnamento/apprendimento continuassero nonostante il lockdown. Queste infrastrutture sono state migliorate e potenziate durante l’estate. La banda internet ad esempio è già stata aumentata in molte sedi scolastiche cantonali e si prevede di terminare questo intervento per la fine di dicembre 2020. Il Service Desk che durante la pandemia ha ricevuto circa 15'000 chiamate e richieste di supporto di docenti, allievi e famiglie sarà mantenuto e potenziato nel caso si passasse agli scenari 2 e 3. Per agevolare l'acquisto di computer con i requisiti necessari per affrontare eventuali ulteriori periodi di scuola a distanza, nel corso del mese di agosto, tramite produttori e negozianti, sono stati messi in vendita computer portatili a prezzi agevolati per tutti gli studenti e docenti delle scuole cantonali. 

Formazione continua dei docenti sulla didattica a distanza

In estate sono stati concepiti e organizzati dei dispositivi di formazione continua. I corsi, rivolti specificatamente a docenti del singolo ordine scolastico, prendono avvio ogni volta con un webinar a iscrizione libera, al quale fanno seguito seminari presenziali di approfondimento gestiti da gruppi di animatori digitali e/o formatori del Centro delle risorse didattiche e digitali, del Dipartimento formazione e apprendimento della SUPSI o dell’Istituto federale della formazione professionale. A supporto degli approfondimenti tematici sono creati dei corsi specifici di e-learning per docenti sulla piattaforma Moodle. Sono già stati proposti tre webinar (in totale saranno nove) ognuno dei quali con più di 150 partecipanti presenti simultaneamente (i webinar si potranno poi seguire anche in differita).

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