CORONAVIRUS
Il Consiglio di Stato: "Berna, sì al tuo piano, ma ci sono alcuni elementi su cui non siamo d'accordo"
Si rimarca come "le differenze tra le regole proposte per le attività all’aperto anziché al chiuso risultano a nostro avviso troppo marcate" e come "le fasi dovrebbero essere subordinate a percentuali minime di persone vaccinate"

BELLINZONA - Il Consiglio di Stato concorda in linea di massima con le decisioni di Berna, poste in consultazione, in materia di riaperture. Ma quello ticinese non è un sì incondizionato alle proposte del Consiglio Federale: su alcuni punti, da Bellinzona partono osservazioni.

Per quanto riguarda la ristorazione, i Ministri sono d'accordo con la riapertura delle sale interne dei ristoranti a partire dal 31 maggio, pur non concordando con la differenza di regole sull'uso della mascherina tra tavoli interni e esterni.

Esaminato uno dei temi più caldi, per il Governo in generale "le diverse fasi non dovrebbero essere subordinate tanto alla disponibilità della popolazione a farsi vaccinare, quanto piuttosto alla definizione di percentuali minime di persone vaccinate". E anche qui sorgono alcune domande, in relazione proprio ai vaccini, se si ritiene sufficientemente comprovato che non possono essere contagiose, occorrerebbe interrogarsi sull’obbligo della mascherina in generale".

Il Consiglio Federale vorrebbe permettere manifestazioni pubbliche con 300 persone, ma limitare a 15 quelle che possono partecipare a manifestazioni private. Da Bellinzona chiedono che questo limite venga alzato a 30, almeno all'esterno, pur consci del fatto che quando si parla di incontri privati si sta generalmente meno attenti alle norme.

Le aziende che useranno i test di massa potrebbero essere esentate dall'obbligo del telelavoro. Il Consiglio di Stato preferirebbe che resti una raccomandazione a lavorare da casa ove possibile. Pur essendo a favore del permettere di praticare sport di contatto, si rimarca come "le differenze tra le regole proposte per le attività all’aperto anziché al chiuso risultano a nostro avviso troppo marcate".

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Potrebbe interessarti anche

CORONAVIRUS

Il Consiglio di Stato risponde a Berna: "Sì al certificato Covid ma a precise condizioni"

CORONAVIRUS

Ristoranti, è arrivata l'ora: possono aprire le sale interne con quattro persone per tavolo. Sulle terrazze tavoli da sei

CORONAVIRUS

Una strategia in tre fasi. I ristoranti dovrebbero poter aprire le sale interne a fine maggio

CORONAVIRUS

Il Consiglio di Stato propone a Berna il certificato per chi rientra dall'Italia: compresi coloro che hanno fatto la spesa

CORONAVIRUS

Covid, il Governo risponde a Berna: ok alle misure, ma solo fino a febbraio

CORONAVIRUS

La Svizzera introduce l'obbligo del certificato Covid per ristoranti, bar e manifestazioni al chiuso

In Vetrina

EVENTI, CULTURA, TERRITORIO

La camelia Hermann Hesse vincitrice indiscussa di "Camelie Locarno"

06 MAGGIO 2025
BANCASTATO

Michele Andina al timone dell'Area Retail e Aziendale di BancaStato

06 MAGGIO 2025
ABITARE

Gehri Rivestimenti, dove la materia prende parola

02 MAGGIO 2025
EVENTI, CULTURA, TERRITORIO

Gardi Hutter e Arturo Brachetti al LAC

01 MAGGIO 2025
LETTURE

Mariella Mulattieri-Binetti: “Il re dal lobo spezzato”. La malattia come opportunità di crescita

01 MAGGIO 2025
EVENTI, CULTURA, TERRITORIO

Fondazione Matasci per l'Arte, "Elisabetta Bursch e l’armonia dei contrari"

22 APRILE 2025
LiberaTV+

CRONACA

Tre domande a Don Feliciani: "Perché lascio la mia Chiasso. E la veglia LGBT in chiesa"

03 MAGGIO 2025
SECONDO ME

Sergio Morisoli: "Di un primo maggio particolare"

01 MAGGIO 2025
ENIGMA

Cento giorni al 100% Trump

04 MAGGIO 2025