CRONACA
Ma noi non ci saremo... I personaggi di cui sarà orfano il nuovo anno
Giorgio Chinaglia, Lucio Dalla, Donna Summer, Antonio Tabucchi, Renato Dulbecco, Rita Levi Montalcini, Carlo Maria Martini... e in Ticino, Giorgio Salvadè, Umberto Marra, Roberto Fisch, Plinio Grossi, Mariuccia Medici, Tita Carloni...

LUGANO - È lunga, come sempre, come ogni anno, la lista di coloro che sono passati nel “mondo dei più”. Sono nostri amici, famigliari, o semplicemente persone che hanno segnato in un modo o nell’altro la nostra vita, che abbiamo conosciuto per quel che hanno fatto nello sport, nella musica, nella cultura, nella politica.

Nel 2013 non ci saranno. Ma li ricorderemo, e forse continueremo a citarli, a leggerli, ad ascoltarli, o li rivedremo nei loro film. Della morte di alcuni di loro non ci siamo magari nemmeno accorti. Ci è sfuggita tra le cronache.

Tra i personaggi scomparsi quest’anno ricordiamo i premi Nobel Rita Levi Montalcini e Renato Dulbecco (che viveva a Lugano), il musicista indiano Ravi Schankar, che introdusse il sitar nella musica pop e fu amico dei Beatles, il cardinale Carlo Maria Martini, il calciatore Giorgio Chinaglia, uno dei più grandi attaccanti italiani di sempre, che vinse lo scudetto con la Grande Lazio nel ’74, ma anche Aldo Maldera, granitico difensore del Milan.

E poi Lucio Dalla, Donna Summer, Whitney Houston, Dave Brubeck, il jazzista autore di Take five, gli attori Ernest Borgnin e Ben Gazzara, il regista greco Teo Angelopolus, il fumettista Jean Giraud, meglio noto come Moebius, il telecronista sportivo Alfredo Provenzali, l’architetto Gae Aulenti, il poeta Roberto Roversi, gli scrittori Antonio Tabucchi, Carlo Fruttero, Gore Vidal, il conduttore radio-televisivo Febo Conti (che qualcuno ricorderà per il programma RAI Chissà chi lo sa, quando ancora la tivù era in bianco e nero), e ancora protagonisti della storia e della politica del Novecento, da Shamir a McGovern, da Scalfaro a Sihanouk.

Anche in Ticino sono scomparsi, quest’anno, diversi personaggi che hanno segnato la cronaca e la storia più o meno recenti del Cantone.

Nella galleria fotografica, nell'ordine: Salvadè, Carloni, Grossi, Marazzi, Marra, Mazzola, Fisch, Caratti, Quattrini, Ossola, Medici.

Umberto Marra

Il 25 gennaio il corpo senza vita di Umberto Marra viene ritrovato all’interno del suo bar di Molino Nuovo, la Tana del lupo. Personaggio molto popolare a Lugano, Marra era stato dapprima consigliere comunale e, dal 2003, deputato in Gran Consiglio per l’UDC. Ma con il suo partito ruppe nel 2006, quando la sezione luganese decise di scartare il suo nome dalla lista dei candidati.

Mariuccia Medici

Il 23 febbraio si è spenta, all'età di 102 anni, la popolare attrice Mariuccia Medici. Nata a Milano, si era trasferita in Ticino in giovane età e per anni fece la maestra alle elementari di Loreto. Per oltre 50 anni ha calcato le scene teatrali, in particolare come protagonista assoluta e inarrivabile di commedie dialettali.

Guido Marazzi, il padre della Magistrale

A inizio giugno mondo della scuola in lutto per la morte di Guido Marazzi. L'84enne fu direttore della Magistrale dal 1968 al 1988.

Originario di Riva San Vitale, fu anche l'ideatore e il direttore dei Corsi per adulti e membro di numerose commissioni scolastiche. Marazzi contribuì pure alla nascita dei Sindacati Indipendenti ticinesi e fu municipale a Muralto dal 1960 al 1968.

Peo Mazzola

Si spegne l’11 giugno una voce storica dello sport ticinese: il popolare giornalista Peo Mazzola, noto per le sue cronache, soprattutto della pallacanestro e dell'hockey. Aveva 73 anni.

Fausto Quattrini

Il 19 luglio muore, dopo lunga malattia, il ristoratore di Losone Fausto Quattrini, che per anni rappresentò gli esercenti in politica e nelle associazioni di categoria, fino alla direzione di Gastroticino, incarico che ricoprì fino al 2000.

Fu eletto in Gran Consiglio per il PLR nel 1995.

Giorgio Salvadè

Il 12 agosto muore, all’età di 63 anni, il dottor Giorgio Salvadè, una delle figure storiche della Lega dei Ticinesi. Deputato dal 1999, era stato tra i promotori del progetto universitario, ed era municipale a Massagno.

Roberto Fisch

Il divisionario ticinese Roberto Fisch muore la notte del 25 agosto nella sua casa di Brè, sulla collina di Lugano. Aveva 56 anni. Nel dicembre 2010 il Consiglio federale lo aveva nominato nuovo capo della Base d'aiuto alla condotta dell'esercito.

Plinio Grossi

Ai primi di settembre scompare, a 88 anni, Plinio Grossi, testimone storico della vita bellinzonese e ticinese, autore di oltre cinquanta libri. Grossi aveva iniziato la sua carriera dopo gli studi in Letteratura e Cinema, collaborando, tra l'altro, al Regionale della RSI e con alcuni quotidiani.

Era molto conosciuto per la sua opera storica, e per aver raccontato la vita di Bellinzona e del Ticino partendo dalla cronaca.

Sergio Caratti

L'ex direttore del Corriere del Ticino Sergio Caratti si spegne a inizio ottobre nella Casa di riposo Paganini-Rè di Bellinzona. Diresse il Corriere dal 1982 al 1997 succedendo a Guido Locarnini. Prima di dedicarsi al giornalismo era stato direttore della Sezione pedagogica al Dipartimento educazione.

Tita Carloni

Il 25 novembre scompare all'età di 81 anni Tita Carloni, uno dei più celebri architetti ticinesi. Intellettuale e uomo politico, dal 1971 al 1978 fu deputato del Partito socialista autonomo in Gran Consiglio.

Don Vincenzo, il cappellano della Stampa

A metà dicembre muore, a 91 anni, padre Vincenzo Ossola, per 40 anni cappellano del carcere della Stampa. Nativo di Clivio, in provincia di Varese, si era trasferito in Ticino nel 1933. Frate francescano, prestò la propria opera in molte località della Svizzera italiana: da Faido a Mesocco, da Locarno a Lugano. Divenne il punto di riferimento religioso del penitenziario luganese nel 1969.

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