Le opere vincitrici sono state selezionate dal critico e storico dell’arte Antonio Maria Pivetta, amico e collega di Sgarbi
LUGANO – Non c’era Vittorio Sgarbi, trattenuto a Roma da impegni, ma c’era un suo amico e collega, il critico e storico dell’arte Antonio Maria Pivetta. È stato lui, oggi pomeriggio nella galleria d’arte di Bertino Bernasconi, a Viganello, a decidere quali delle 41 opere premiare.
Già, il concorso indetto poco dopo la morte di Giuliano Bignasca “Dipingi il Nano” è stato un vero successo e ha visto la partecipazione di oltre quaranta artisti tra professionisti e dilettanti. Pivetta ha assegnato il primo premio (500 franchi) a un disegno, opera della pittrice Paola Grandi. Con questa motivazione: “È una sintesi tra la figura antropologica di Bignasca e il suo vissuto politico teso alla difesa del territorio e degli interessi dei ticinesi”.
Il titolo potrebbe essere: “il Guardiano del Faro”, dice Pivetta, che Bignasca l’ha conosciuto l’anno scorso. “Non sono leghista e non ho nulla a che spartire nemmeno con la Lega italiana, ma credo che il Nano sia stato un personaggio con una fortissima personalità, di quelli che segnano la vita politica di un Paese”.
Cinque le opere premiate. Le prime tre, oltre a quella di Paola Grandi, titolare dell’atelier L’Orto della Vecchia Strega a Pregassona, sono il dittico astratto di Silvano Bernasconi, che da una parte rappresenta Bignasca e dall’altra “la gente”, e il dipinto di Giorgio Ceresa.
Nelle foto: il professor Pivetta, Bertino Bernasconi con la vincitrice, le opere classificatesi al secondo e al terzo posto.
I dipinti resteranno esposti alla galleria d’arte di Bernasconi fino all’8 giugno.
emmebi