Nota del caporedattore del Diavolo: "Non mi è stato comunicato nessun decreto d'accusa: o la notizia è falsa o c'è stata una fuga di notizie dalla Procura e sarebbe grave"
LUGANO - È giallo sul presunto decreto d'accusa che il procuratore Zaccaria Akbas sarebbe in procinto di firmare nei confronti del responsabile del Diavolo Corrado Mordasini. La notizia, anticipata da Teleticino, e rilanciata da diversi media, riferiva della prossima sanzione da parte del procuratore scaturita a seguito di una denuncia fatta da un parente di una deputata, per un passaggio di un articolo apparso sul quindicinale satirico. Passaggio che sarebbe stato ritenuto lesivo della personalità della querelante.
Con una nota stampa, Corrado Mordasini, ha voluto precisare alcuni aspetti della vicenda: "Non capisco - scrive - come alcuni media abbiano potuto diffondere una notizia non corrispondente ai fatti (poiché non mi è stato comunicato alcun decreto d’accusa), fatti che con pochi e semplici controlli avrebbero potuto essere verificati. Ciò palesa una stupefacente carenza di professionalità".
"A questo punto - prosegue Mordasini - i casi possibili sono due: o la notizia del decreto d’accusa a mio carico è inventata di sana pianta, e dunque c’è una palese malevolenza nei miei confronti, oppure c’è stata una fuga di notizie dalla Procura, e allora questo sarebbe un fatto di estrema gravità, a prescindere dal mio caso personale. L’assistente procuratore mi ha consigliato di sporgere denuncia contro ignoti. In ogni caso, pur mantenendo la possibilità di adire le vie legali, esigo un’immediata e completa rettifica da parte di tutti i media che hanno diffuso questa falsa informazione che lede la mia onorabilità. Qualora non provvedessero al più presto, mi vedrei costretto a procedere legalmente anche nei loro confronti".