TORREVIEJA – Ieri sera una donna svizzera ha ucciso il proprio figlio di 10 mesi ed ha tentato di suicidarsi. La tragedia si è consumata a Torrevieja, una località marittima spagnola.
La donna era fuggita dall’Ospedale pediatrico di Zurigo la vigilia di Natale portando con sé il neonato, affetto da una grave malformazione e che per questo necessitava di numerose cure mediche. Era riuscita a far perdere le sue tracce fino all’arresto avvenuto ieri a Terrevieja, in provincia di Alicante.
Secondo le prime ricostruzioni, la donna, portata in ospedale con il proprio figlio e piantonata dagli agenti, avrebbe chiesto di poter andare in bagno per lavare il piccolo. Ed è in questo momento che avrebbe sgozzato il figlio con un coltello cercando poi di togliersi la vita tagliandosi a sua volta la gola. La donna sarebbe ora ricoverata in gravi condizioni sempre nello stesso ospedale.
La notizia diffusa dai media spagnoli ha trovato conferma nelle parole del Ministero pubblico generale di Zurigo, che ha però precisato che le circostanze del dramma rimangono ancora ignote.
Sulla donna pendeva un mandato di cattura internazionale emanato proprio dalla polizia zurighese. La triste vicenda ha avuto inizio quando a dicembre le autorità hanno tolto la custodia del figlio alla donna dopo i numerosi screzi con i medici che avrebbero dovuto curarlo per la grave malformazione di cui era affetto.
In seguito, era il 23 dicembre, la donna veniva arrestata nel suo appartamento a Weislein (Germania) a poca distanza da Sciaffusa e portata insieme al neonato all’ospedale di Zurigo, da cui è riuscita a fuggire il giorno dopo. Stando alla stampa spagnola, grazie all’avviso di ricerca diramato dalla polizia zurighese, una donna avrebbe riconosciuto la madre e il piccolo in un supermercato di Torrevieja allertando poi la polizia.