CRONACA
Bellinzona: arrestata presunta autrice della truffa del falso nipote
La polizia e il Ministero pubblico comunicano l’arresto avvenuto ieri, reso possibile grazie alla pronta segnalazione da parte del figlio di una “quasi” vittima. Leggi il vademecum della polizia

BELLINZONA - Ieri a Bellinzona è stata arrestata una 24enne cittadina straniera residente all'estero. La donna, fermata dagli agenti della Polizia cantonale, potrebbe essere coinvolta in altri episodi di truffe del "falso nipote" a danno di anziani avvenute in Ticino. L’arresto della 24enne è stato possibile grazie alla preziosa collaborazione di un cittadino, che accortosi che la propria madre fosse in procinto di consegnare un' importante somma di denaro ad una sconosciuta, è riuscito a sventare la truffa avvisando immediatamente la polizia e permettendo così di arrestare la giovane. L'inchiesta è coordinata dal Procuratore Zaccaria Akbas.

Con l'obiettivo di mantenere alta la guardia in particolare in questo periodo dell'anno, dove si registra generalmente un incremento di tentativi di questo genere di truffe, la polizia indica di seguito come si sviluppa e quale il comportamento migliore da adottare in questi casi:

La vittima viene contattata telefonicamente da una persona che, dopo averle carpito abilmente informazioni riguardanti la sua sfera privata, si fa passare per un nipote od un parente lontano che vive altrove e non vede da diverso tempo. Una volta stabilito questo legame palesano l'impellente bisogno di denaro per concludere un affare che altrimenti sfumerebbe. Mettendo una grossa pressione legata allo scarso tempo a loro disposizione (poche ore per concludere la trattativa) cercano di spingere la vittima ad effettuare immediatamente un prelevamento che è sempre di una certa entità (diverse migliaia di franchi) o a farsi consegnare gioielli, ori e preziosi. Per evitare sgradite sorprese, la Polizia cantonale invita a diffidare d'improvvisate telefoniche. Non farsi mettere fretta nel prendere decisioni e valutare attentamente la situazione e nel limite del possibile effettuare di persona telefonate di verifica. Non bisogna farsi scrupoli a palesare dubbi sulla situ azione con l'interlocutore e non si deve accettare che siano terze persone a ritirare il denaro. Si invitano pure familiari, parenti e curatori ad informare verbalmente e dettagliatamente gli anziani su questo tipo di truffe e sui consigli per poterle riconoscere ed evitare. Inoltre, è importante avvisare tempestivamente la Polizia cantonale allo 0848/25.55.55.

Si invitano infine eventuali vittime di fatti avvenuti negli scorsi giorni, che non hanno ancora sporto denuncia, a pure contattare immediatamente la Polizia cantonale.

red

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