All’origine della decisione di incrociare le braccia il clima instauratosi in seguito all’ultimo cambio di direzione che ha portato a condizioni di lavoro insostenibili
LUGANO – “Chiuso per guasto tecnico” recitava il cartello affisso questa mattina sulla vetrina del negozio Coop City di via Nassa. In realtà, a tenere in scacco l’esercizio era lo sciopero di una parte dei dipendenti della filiale, che, supportati da alcuni rappresentanti del sindacato UNIA, ha deciso di incrociare le braccia per attirare l’attenzione sulle condizioni di lavoro cui sono sottoposti.
Pare infatti che all’origine dell’azione non vi siano questioni salariali o licenziamenti, ma il clima di lavoro instauratosi in seguito all’ultimo cambio di direzione. Anche se la protesta non ha incontrato l’adesione unanime del personale.
L’azione ha però portato i suoi frutti e nel primo pomeriggio è stato raggiunto un accordo tra gli impiegati in sciopero e un rappresentante della direzione centrale inviato dalla Svizzera interna.
Scioperanti, sindacalisti e rappresentante della direzione di Coop hanno infatti discusso la questione riunendosi in un vicino esercizio pubblico e sono riusciti a trovare un punto d’intesa, i cui dettagli saranno forniti in serata. Il negozio ha così potuto aprire i battenti attorno alle 14.30.