COMO - Davide Enderlin è di nuovo in carcere. Il suo arresto è stato eseguito tra ieri sera e questa mattina a Como - dove il consigliere comunale e imprenditore luganese si trovava agli arresti domiciliari - dalla polizia lariana su ordine della Procura di Genova. Quest'ultima ha dato a sua volta seguito al mandato di cattura internazionale spiccato dal Ministero pubblico ticinese.
La gestione del caso Enderlin rimane dunque nelle mani dei magistrati genovesi, che indagano sulla truffa milionaria alla Banca Carige. Ma non dovrebbero esserci particolari problemi nella consegna del professionista alle autorità giudiziarie ticinesi, visto che sabato prossimo sarebbe comunque scaduto il termine degli arresti domiciliari.
Enderlin è stato arrestato la prima volta a Genova il 22 maggio scorso ed è stato rimesso in libertà a metà luglio, con l'obbligo di soggiornare a Savona. In seguito ha ottenuto di trasferirsi in un residence di Como, e ora si trova nuovamente in carcere. Ma il filone giudiziario seguito dal Ministero pubblico ticinese non è, quantomeno direttamente, legato all'inchiesta italiana. Le indagini, coordinate dal procuratore pubblico Andrea Minesso, hanno subito un'accelerazione dopo l'arresto, settimana scorsa di un'amica di Enderlin, la cantante di origine lituana Ginta Biku, e del suo socio in affari, Francesco Riva, direttore generale dei Dragons, la società luganese di pallavolo, di cui Enderlin è presidente. E ora si teme anche per il futuro del club.
emmebi