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Cronaca
09.11.2015 - 13:210
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Il Molino sfida il Municipio. Il piazzale ex Macello imbrattato con scritte contro la polizia. Michele Bertini: "Un atto intollerabile"

Il municipale: “Da quando il Municipio ha scelto la via della diplomazia abbiamo notato una certa ostilità nei confronti della Città e delle istituzioni"

LUGANO – “Questo è un affronto. Un affronto intollerabile”. Così Michele Bertini, municipale di Lugano e responsabile del Dicastero polizia, commenta i vandalismi che fanno brutta mostra di sé nell’area circostante l’ex Macello, sede del centro sociale autogestito.

Scritte a caratteri cubitali con vernice bianca su piazzale ex Macello e sulla relativa via d'accesso. Slogan contro la polizia: “Non collaboriamo con gli sbirri” e “Never talk with cops!” (Mai parlare coi poliziotti). Una via pubblica imbrattata, e la stessa sorte riservata al piazzale dove la scritta è dantesca: “Lasciate ogni speranza voi entrate”.

“Davvero intollerabile”, sbotta Bertini, che tra i municipali era quello più favorevole alla via “dura”, allo sgombero del Centro sociale per recuperare spazi che la Città ritiene pregiati per la riqualifica del quartiere.

“Da quando il Municipio ha scelto la via della diplomazia – dice a liberatv - abbiamo notato una certa ostilità nei confronti della Città e delle istituzioni. Piccoli episodi di intolleranza, scritte sui muri contro la polizia e contro l’autorità politica… Ora, dopo questo che considero un atto di sfida, mi chiedo se abbia senso proseguire le trattative. In ogni caso, mi aspetto che i responsabili del Molino si distanzino immediatamente dai vandalismi e provvedano a ripulire la via e il piazzale imbrattati”. 

Non ritengo, aggiunge il municipale, che Lugano possa continuare ad essere ostaggio degli autogestiti e ad accettare i loro ricatti.
“Se no cosa diciamo a tutti i cittadini che invece sono chiamati a rispettare le regole? Che per il Molino facciamo eccezioni? Provate a immaginare cosa succederebbe a una persona qualunque se imbrattasse una strada di scritte con la vernice… Non c’è bisogno di spiegarlo, giusto?”.

Stavamo valutando soluzioni alternative per l’insediamento del Centro sociale, prosegue Bertini. “Riconosco anch’io che quell’esperienza colma una lacuna per quanto riguarda gli spazi di aggregazione non istituzionali o classici, come possono essere i locali pubblici. Anche per questo mi sono adeguato alla posizione del Municipio, confidando nella via diplomatica. L’incontro con i responsabili del Molino si era svolto in un clima positivo e collaborativo. Ma se questa è la loro risposta io non ci sto più”.

Mi sono adeguato alla via del compromesso emersa in Municipio e ho portato avanti la via del dialogo, conclude il municipale. “Ancora ieri, anche se era domenica, sono andato a fare un sopralluogo in un’area che era stata indicata dai servizi della Città come possibile alternativa all’ex Macello. Ma credo che ora anche i miei colleghi capiranno che non possiamo accettare un dialogo a senso unico. Ci abbiamo messo tutta la nostra buona volontà. Ma ora… O dal Molino arriva una presa di posizione chiara e netta nei confronti degli autori dei vandalismi, o dovremo adottare la linea dura”.

Marco Bazzi
 

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