A oltre otto secoli da quegli avvenimenti, poco è cambiato in Medioriente. E “Dio lo vuole” e “Allahu Akbar” riecheggiano ancora nel nostro presente
Francia, anno 1184. Le crociate (Kingdom of Heaven) di Ridley Scott inizia con quella data. Racconta la storia di un umile fabbro che, suo malgrado, diventerà eroe e difenderà Gerusalemme dall’assalto dell’esercito di Saladino, considerato un cavaliere magnanimo e tollerante.
Il regista, come aveva già fatto con Il Gladiatore, non si preoccupa tanto della veridicità di fatti e personaggi, anche se molti sono realmente esistiti. Non solo Saladino ma anche Baldovino IV, re di Gerusalemme, detto il lebbroso, o il crociato Guido di Lusignano.
Il film, un capolavoro come quasi tutti quelli del regista inglese, ha il merito di farci capire, oggi, a oltre otto secoli da quegli avvenimenti, che poco è cambiato in Medioriente, sia da parte dei conquistatori sia da parte degli islamici. E che “Dio lo vuole” e “Allahu Akbar” riecheggiano ancora nel nostro presente.