CRONACA
Dentro la grotta della Sorgente Bossi. Breve viaggio con parole e video nella "pancia" del Monte Generoso
Cosa c'è dentro quella fessura da dove ieri è stato recuperato il corpo senza vita dello speleosub italiano? Dopo un sifone di 90 metri si apre un percorso di laghi, pozzi, scalate e altri sifoni che fanno della Sorgente una grotta unica al Mondo
AROGNO - Una grotta unica al Mondo. Così viene spesso definita la Sorgente Bossi, ovvero quel misterioso intreccio nella pancia del Monte Generoso che, dopo un sifone di 90 metri che parte dalla "bocca" di Arogno, continua con laghi, pozzi, scalate e altri sifoni. Una mecca per gli speleologi che da tutta Europa vengono nel Mendrisiotto per immergersi ed esplorare questo interminabile intestino naturale.Un percorso tanto affascinante quanto pericoloso. E l'allenamento, l'attrezzatura e l'esperienza possono non bastare. Sabato ci ha lasciato la vita un 39enne della provincia di Alessandria che insieme a due compagni di esplorazione, uno svizzero e un italiano, si era immerso nella grotta. Un incidente mortale che arriva a 10 anni di distanza dalla morte di un altro speleologo italiano. Era l'ottobre del 2006 quando dalla Sorgente Bossi non riemerse Mauro Campini. Ma cosa c'è dentro quella fessura che ancora ieri, dalle foto scattate durante i tentativi di soccorso della polizia, abbiamo imparato a conoscere? Su Youtube si trovano diversi video che raccontano il viaggio nelle viscere della montagna. In allegato ve ne riproponiamo alcuni. Ma le immagini, benché spettacolari, non sono in grado di raccontare la complessità dell'esplorazione.Grazie a un articolo del 2013 apparso sulla rivista "Vivere la Montagna", si possono meglio comprendere alcuni, solo alcuni, dei segreti della Sorgente Bossi. Leggiamo: "L’esplorazione della Sorgente Bossi è storia recente. È iniziata nel 1974, quando Primo Meli si è immerso nella sorgente raggiungendo la profondità di 47 m. Con i mezzi tecnici di allora scendere in uno stretto cunicolo sotto i 50 metri era quasi impossibile. Negli anni seguenti in diversi sub si sono cimentati in questa grotta allagata… All’inizio degli anni ’90, lo speleo-sub Luigi Casati, ha ripreso le esplorazioni della sorgente. Nel 1993, in solitaria supera la profondità di 89 m, risalendo poi, dopo uno stretto passaggio, in una lunga galleria allagata fino a sbucare in una grotta, non più sommersa, che si perde nel Generoso sotterraneo. Si tratta di un sifone lungo la bellezza di 390 metri! Nessuno al mondo fino al 1993 era mai riuscito a superare un sifone così profondo per poi uscire all’aria. Si trattava allora di una prima mondiale. Fino al 2003 è stato il più profondo sifone del mondo con riemersione dalla parte opposta in grotta. Tra il 2005 e il 2006 Luigi Casati con Jean-Jacques Bolanz in diverse esplorazioni topografano 1447 m di lunghezza e un dislivello di 122 più gli 89 metri del sifone".E veniamo a tempi relativamente più recenti. Alla morta dello speleologo che citavamo in apertura: "Nel mese di ottobre del 2006 avviene un incidente mortale: un sommozzatore italiano perde la vita e per un certo periodo le immersioni vengono sospese. Un paio di anni dopo nel 2008 gli speleosub, Pedro Balordi e André Gloor, riprendono le esplorazioni. Ai due si aggiungono in seguito Sebastian Kuster e Hubert Zistler. Oggi il sifone si percorre con l’aiuto di veicoli (“scooter”) subacquei a elica ed apparecchi a circuito chiuso in poco più di 20 minuti mentre pochi anni fa ci volevano più di due ore di decompressione".Certo la tecnologia ha facilitato le esplorazione. Ma, come purtroppo abbiamo potuto vedere ieri, può non bastare a salvare una vita. Immergersi nella Sorgente Bossi resta una sfida in cui si può rischiare molto, tutto. "Ogni speleo sub deve trainarsi fino a 150 kg di materiale vario. E queste operazioni non avvengono in una piscina ma in uno stretto cunicolo con acqua che a tratti diventa in pochi secondi così torbida per il fango da impedire la visione anche a pochi centimetri. Per questo nei sifoni delle grotte si devono prendere misure di sicurezza estreme. Come avere una sagola da seguire… Ogni immersione in gallerie allagate è una impresa pericolosa, un’impresa in cui ogni piccolo dettaglio può essere vitale". O mortale…
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