In numero uno di BSI, Stefano Coduri: "Unendo le forze con EFG creiamo una banca privata svizzera di primo piano"
LUGANO - Il gruppo svizzero EFG International, con sede a Zurigo, acquisterà la BSI. EFG verserà 975 milioni di franchi in contanti al gruppo brasiliano BTG Pactual, attuale proprietario della BSI. Lo hanno fatto sapere i partner in una nota stampa diramata stamattina. Sfuma così l’ipotesi di un acquisto della BSI da parte di BancaStato, che aveva formalizzato un’offerta nelle scorse settimane con altri partner.
Il valore globale della transazione (compresa una parte in azioni) sarà attorno al miliardo e 300 milioni. Proprio in virtù delle azioni che verranno cedute dal gruppo zurighese, i brasiliani diventeranno proprietari di circa il 20% del capitale di EFG International e avranno un rappresentante in consiglio d'amministrazione.
Se approvata dagli azionisti e dalle autorità di vigilanza, la transazione dovrebbe concretizzarsi in autunno.
Zurigo, Ginevra e Lugano, fanno sapere i partner dell’operazione, rimarranno piazze importanti per la governance e l'esercizio della nuova entità bancaria, indica la nota. I marchi BSI (che conta circa 1'900 dipendenti) e EFG (che ne ha 2'200) saranno per il momento mantenuti, l'obiettivo è però di introdurre in futuro un marchio comune.
Commentando la transazione, il CEO di EFG International Joachim Straehle ha affermato che "unendo gli atout di BSI e EFG, formeremo una banca privata internazionale di punta dotata di solide radici in tutte le regioni linguistiche della Svizzera". Per Straehle, l'operazione avviene anche "nell'interesse della piazza finanziaria svizzera".
Per il presidente della direzione di BSI Stefano Coduri, "unendo le forze con EFG creiamo una banca privata svizzera di primo piano che migliorerà la nostra competitività nel nuovo panorama internazionale del private banking. Con questa operazione gettiamo solide basi per garantire la stabilità a lungo termine e un aumento duraturo della crescita".