CRONACA
Gli affari luganesi di Danilo Coppola, il "furbetto del quartierino" finito in carcere a Milano per bancarotta. E il mistero della villa di Porza, che fu di Pacolli e della Oxa, acquistata dalla sua ex moglie
“Arrivava su una Mercedes "blindata” nera targata Ticino, con tanto di autista – racconta chi ha avuto occasione di incontrarlo -. Posteggiava spesso in piazza Rezzonico e poi andava in città per affari”
LUGANO - Il titolo del settimanale L’Espresso era: “La villa dei misteri da Preziosi a Coppola”. Il settimanale italiano ha dedicato nel suo ultimo numero un ampio servizio alla lussuosa magione di Porza che una quindicina d’anni fa fu il nido d’amore della cantante Anna Oxa e dell’imprenditore Behgjet Pacolli.

Scrive l’Espresso: “Si parte con l’ex presidente del Kosovo, Behgjet Pacolli. Si passa per la figlia del dittatore kazako, Nursultan Nazarbaev. Poi per il patron del Genoa, Enrico Preziosi. Infine si arriva a Silvia Necci, ex moglie e socia in affari di Danilo Coppola, l’imprenditore italiano arrestato poche settimane fa per bancarotta fraudolenta. Un vortice di acquisizioni talmente rapido da far girar la testa”.

Ma l’articolo non sembra limitarsi alla curiosa girandola di cambiamenti di proprietà che la villa ha vissuto negli ultimi anni. Se l’Espresso dedica un intero articolo a quella casa, il cui valore è stimato in una decina di milioni (la proprietà ha una superficie di tremila metri quadrati), non è per fare gossip ma per accendere i riflettori su Silvia Necci, oggi residente a Porza, e sul crack del suo ex marito. Prima di finire in carcere, e fino a qualche settimana fa, Danilo Coppola è infatti stato ripetutamente segnalato in quel di Lugano.

“Arrivava su una Mercedes "blindata” nera targata Ticino, con tanto di autista – racconta chi ha avuto occasione di incontrarlo -. Posteggiava spesso in piazza Rezzonico e poi andava in città per affari”.

Quali affari? Coppola è un immobiliarista romano e dunque cercava “oggetti” da acquistare. Circa un anno fa tentò anche di comprare il palazzo di Piazza della Riforma dove ha sede il Sass Cafè. Cercava insomma immobili di prestigio e di valore, non certo villette a schiera.

Saltando il capitolo Pacolli e quello della figlia del dittatore kazako, Nursultan Nazarbaev, arriviamo al 2011, quando la villa di Porza è stata comprata da Preziosi, all’epoca presidente del Lugano. L’attuale patron del Genoa e del gruppo Giochi Preziosi, l’ha poi ceduta alla moglie di Coppola.

Silvia Necci, ex moglie e madre dei due figli del costruttore romano, figura anche in una società con sede al Wolrd Trade Center di Agno, l’Immobiliare Orizzonte Sagl. Un’agenzia di compravendita che vanta, come si legge sul suo sito internet, 17 anni di presenza sul territorio, anche se ha cambiato diversi amministratori negli ultimi anni. La signora Necci è entrata come socia nel febbraio del 2014. Un paio di mesi prima di acquistare la villa di Porza.

Ma torniamo a Coppola. Scrive ancora L’Espresso: “Lo scorso 24 maggio il “furbetto del quartierino” - soprannome guadagnato all’epoca delle scalate bancarie - è stato arrestato su richiesta della procura di Milano con l’accusa di evasione fiscale e bancarotta fraudolenta di alcune sue aziende. Al centro dell’attenzione dei magistrati c’è la società Porta Vittoria, che da anni dovrebbe riqualificare l’omonimo quartiere meneghino. Dovrebbe, appunto, perché i lavori vanno a rilento a causa della difficile situazione finanziaria. Il crack è stato evitato solo grazie al concordato preventivo, cioè al sacrificio dei creditori di Coppola, in particolare del Banco Popolare, esposto per 227,4 milioni, che dopo aver chiesto ufficialmente il fallimento ha scelto di dare altro tempo all’immobiliarista”.

Alle accuse dei magistrati milanesi, prosegue il settimanale, sempre bene informato a livello di fonti giudiziarie, “si aggiungono quelle della procura di Roma, che è già riuscita a ottenere una condanna in primo grado a nove anni per Coppola: il tribunale della Capitale, ad aprile di quest’anno, ha infatti dichiarato l’imprenditore colpevole per la bancarotta di alcune società del suo gruppo. L’idea dei magistrati è che il costruttore romano abbia distratto fondi dalle sue aziende, in qualche caso causandone il fallimento. Per questo da anni stanno cercando di ricostruire i mille rivoli in cui sono stati incanalati i denari.

Intanto, il primo aprile del 2014 la villa di Porza è stata acquistata dalla Necci. Sul suo sito internet, Coppola tiene a ricordare che i due non sono più sposati. Va detto inoltre che la donna è stata assolta dal tribunale di Roma nel processo da cui è invece scaturita la condanna a nove anni dell’ex coniuge. I legami affaristici fra i due, tuttavia, non sembrano essere stati recisi del tutto. Lo dimostra il fatto che a fine 2014, quindi dopo l’acquisto della casa nel Canton Ticino, Porta Vittoria è stata ricapitalizzata da una società lussemburghese chiamata Estrella 27, divenuta così proprietaria del 100 per cento del gruppo immobiliare italiano. Chi c’è dietro la Estrella 27? La Necci, appunto, che secondo il registro societario del Granducato l’ha costituita il 21 maggio dello stesso anno”.

emmebi

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