CRONACA
Diletta Leotta hackerata: parla la giornalista dopo il furto e la diffusione delle sue foto osé. "Sono delusa e amareggiata: gravissima violazione della privacy"
Diletta Leotta ha confermato l'intrusione di un hacker nel suo telefonino: "Quello che è successo è estremamente grave"
CRONACA

Hackerata Diletta Leotta: le foto private ed osé della giornalista sportiva finiscono online. E twitter si divide tra chi esulta ("Non è hackeraggio, è beneficienza), chi ricorda il caso di Tiziana Cantone e chi bacchetta: "Se non vuoi che ti rubino foto

20 SETTEMBRE 2016
CRONACA

Hackerata Diletta Leotta: le foto private ed osé della giornalista sportiva finiscono online. E twitter si divide tra chi esulta ("Non è hackeraggio, è beneficienza), chi ricorda il caso di Tiziana Cantone e chi bacchetta: "Se non vuoi che ti rubino foto

20 SETTEMBRE 2016

MILANO - "Sono amareggiata e indignata". Diletta Leotta rompe il silenzio attraverso l'ufficio stampa di Sky Sport. La giornalista sportiva ha subito un furto informatico di alcune sue foto osé, attraverso l'intrusione di un hacker nel suo telefonino. Foto che sono finite in rete diventando rapidamente virali. 

 

 

"Quello che è successo – si legge nella nota diffusa dal suo datore di lavoro - è estremamente grave. Il telefono portatile di Diletta è stato hackerato e alcune sue foto privatissime di alcuni anni fa, in realtà insieme ad evidenti fotomontaggi, in queste sono distribuite in rete da moltissime persone. Diletta ha subito sporto denuncia alla Polizia di Stato (Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Milano) chiedendo che si dia inizio all'azione penale contro chiunque risulti concorrente di tutti i reati perseguibili e cioè della pubblicazione e distribuzione delle foto".

 

"Diletta - si legge ancora nella nota di Sky - ha subito una gravissima violazione della privacy, è molto amareggiata ma nello stesso tempo indignata e pronta a gestire questa vicenda. Il suo pensiero è rivolto a ragazze più giovani, magari meno solide, cercando di condividere la sua esperienza sul fatto che chiunque distribuisce con leggerezza una foto privata magari di un amico, di una fidanzata o di una ex senza chiedere il suo consenso commette un reato. Questo è ciò che tutti i ragazzi devono avere bene in mente perchè una condivisione su WhatsApp o sui social, che non hanno sistemi di controllo dei materiali che transitano su di loro, diventa incontrollabile e senza possibilità di ritorno. E che la denuncia alla Polizia di Stato è la prima cosa da fare".

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