L'Isis lancia la "fatwa" contro i gatti: vietato tenerli nelle case di Mosul. Qualche mese fa il Califfato aveva impedito di allevare piccioni: volando a bassa quota mostrano i genitali e offendono l'Islam
Il provvedimento contrasta però con la storia: i gatti non sono mai stati considerati degli animali impuri nel mondo musulmano, tant’è che lo stesso Maometto aveva una passione per i felini: secondo una leggenda il suo gatto lo avrebbe salvato da un serpente
MOSUL - L’Isis ha lanciato nei giorni scorsi una fatwa contro la presenza di gatti nelle abitazioni di Mosul, una delle città irachene sotto il controllo del califfato. Lo ha reso noto il sito dell’emittente satellitare araba Al Sumaria. L’ordine pare perentorio, anche se non si è ancora capito il motivo del divieto: si parla infatti genericamente di una decisione “in linea con la visione dello Stato islamico”.
Il provvedimento contrasta però con la storia: i gatti non sono mai stati considerati degli animali impuri nel mondo musulmano, tant’è che lo stesso Maometto aveva una passione per i felini: secondo una leggenda il suo gatto lo avrebbe salvato da un serpente.
Nei mesi scorsi un analogo provvedimento dell’Isis aveva vietato l’allevamento domestico di piccioni. Motivo: i volatili che volano a bassa quota espongono alla vista i loro genitali, offendendo l’Islam.