La proposta del Consiglio federale contiene richieste eccessive, scrive l’associazione. “Non solo per quanto riguarda nuovi divieti pubblicitari, che limiterebbero ulteriormente il mercato già fortemente regolamentato senza oltretutto garantire la diminuzione del consumo di sigarette. Ma soprattutto se si considera che dal 2009 il consumo di tabacco in Svizzera è diminuito da un valore di 12,5 miliardi a poco meno di 11 miliardi, mentre le spese per la pubblicità di prodotti del tabacco è aumentata in modo sproporzionato da 8 milioni a circa 21 milioni di franchi. Un divieto pubblicitario lederebbe innanzitutto l’economia della comunicazione e i media, nonché lo sport e la cultura, che dipendono dalla sponsorizzazione, e sarebbe un vano e inefficace tentativo di incidere sul comportamento di consumo. Ciò è confermato anche dall’esempio della Francia, dove il consumo di tabacco non è diminuito efficacemente nonostante i divieti pubblicitari. Ulteriori limitazioni costituirebbero un precedente verso il