CRONACA
L'omaggio di Fabio Abate a Ferdy Kübler: "La sua scomparsa ci permette di ricordare ai nostri figli come i veri campioni, quelli che ci hanno regalato emozioni indelebili, non sono mai stati tatuati e non esistono nella Playstation". E Dedo Tanzi ci invia
La storica bicicletta gli fu mostrata alcuni anni fa quando venne in Ticino per una gara di golf a Magliaso...
CRONACA

Addio leggenda! È morto Ferdy Kübler il primo svizzero a vincere il Tour de France. Il romantico saluto alla moglie Christina: "Sei la donna migliore del mondo"

30 DICEMBRE 2016
CRONACA

Addio leggenda! È morto Ferdy Kübler il primo svizzero a vincere il Tour de France. Il romantico saluto alla moglie Christina: "Sei la donna migliore del mondo"

30 DICEMBRE 2016
LUGANO – La scomparsa del grande campione Ferdy Kübler ha commosso moltissimi appassionati di ciclismo e ha ricordato a tutti noi, sul finire di questo 2016, come siano brevi i giorni del trionfo, effimera la gloria, e fragile la vita.

DedoTanzi ci ha inviato alcune fotografie della bicicletta con la quale Kübler vinse nel settembre del ’51 il campionato del mondo a Varese.

Tanzi ritrovò e restaurò la bici, che il campione aveva regalato, fermandosi a Lugano al rientro da Varese, all’amico Ivo Huhn, titolare dell’albergo Beau Rivage di Paradiso. E quando Ferdy Kübler venne a Magliaso alcuni anni fa per una partita di golf, Tanzi gli fu mostrata la storica bicicletta e lui si commosse. Le foto raccontano quell’episodio.

Mentre il senatore Fabio Abate dedica al campione scomparso una riflessione da tifoso sulla sua bacheca Facebook.

di Fabio Abate (da Facebook) *

Noi, ragazzini tutti tifosi di Merckx, affascinati dalla maglia a pois di Van Impe, poi maglia gialla al Tour del 1976. Noi che al ginnasio si correva casa per seguire in TV gli ultimi chilometri di una tappa del giro, condannati a tifare Hinault e sempre a caccia di un campione rossocrociato. Orgogliosi di aver stretto la mano all' Aquila di Adliswil all'arrivo di una tappa del Tour de Suisse, siamo diventati tifosi anche di campioni anziani o scomparsi di un ciclismo eroico che non abbiamo vissuto. La partenza di Ferdy Kübler è un momento di tristezza. Ma ci permette di ricordare ai nostri figli come i veri campioni, quelli che ci hanno regalato emozioni indelebili, non sono mai stati tatuati, non esistono nella Playstation e almeno una volta sono stati nominati (senza errore) da Giuseppe Albertini.

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